Home NOTIZIE ATTUALITÀ Emanuela Orlandi, il fratello Pietro: “Cercare i resti a Santa Maria Maggiore”

Emanuela Orlandi, il fratello Pietro: “Cercare i resti a Santa Maria Maggiore”

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Il giallo della scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta a Roma il 22 giugno del 1983, continua a tenere in scacco l’opinione pubblica, e nuovi sviluppi sembrano emergere dallo scenario già intricato di questa lunga vicenda. Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, ha tenuto un sit-in di quasi tre ore in piazza Cavour sotto il palazzo di Giustizia, ribadendo la sua richiesta di “giustizia e verità” per la sorella scomparsa. L’annuncio di possibili resti nella chiesa di Santa Maria Maggiore ha scosso l’opinione pubblica e riacceso l’attenzione mediatica su questo misterioso caso.

Cosa ha detto Pietro Orlandi

Pietro ha mostrato per la prima volta il memoriale consegnato un anno fa al pm vaticano Alessandro Diddi. Questo memoriale include una lista di personaggi “eccellenti” che secondo Orlandi dovrebbero essere ascoltati nell’ambito delle indagini sulla scomparsa di Emanuela.

Tuttavia, le autorità vaticane sembrano resistere alla formazione di una Commissione bicamerale, sostenendo che non possono controllarla.

Ha poi fatto riferimento a messaggi Whatsapp scambiati nel 2014 tra due alti funzionari vaticani, all’epoca vicini a Papa Francesco. Questi messaggi coinvolgerebbero il cardinale Santos Abril y Castellò e l’ex ministro della Cultura, Dario Franceschini.

Secondo il fratello di Emanuela, i messaggi indicano che sono state fatte indagini sotto alcune tombe e che qualcosa è stato trovato. Un cardinale avrebbe affermato di aver portato una cassa a Santa Maria Maggiore contenente ciò che era stato trovato sotto le tombe.

Nuova ipotesi e il ruolo del Papa

Pietro ha avanzato un’ipotesi suggestiva su dove potrebbero trovarsi i resti di sua sorella, sottolineando la necessità di indagare ulteriormente.

Ha dichiarato che il Papa dovrebbe alzare la voce, poiché lui stesso aveva chiesto un’inchiesta, ma secondo Orlandi, la procura vaticana non sta operando con la dovuta tempestività.

Indagini su Londra

Orlandi ha espresso la sua disponibilità a essere convocato dalla Commissione d’inchiesta parlamentare, e ha sottolineato l’importanza di agire su informazioni contenute nei messaggi Whatsapp.

Ha anche menzionato brevemente una pista a Londra, sottolineando che sta cercando di parlare con un individuo con legami nella capitale britannica.