Home NOTIZIE CRONACA La banda che rubava buoni fruttiferi postali: 3 arresti a Nettuno

La banda che rubava buoni fruttiferi postali: 3 arresti a Nettuno

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Un’organizzazione criminale specializzata nell’appropriazione indebita di Buoni Fruttiferi Postali (B.F.P.) è stata smascherata dalle Fiamme Gialle di Roma. Sono stati arrestati tre individui, tra cui un’ex dipendente di Poste Italiane, mentre è stato eseguito un sequestro preventivo di oltre 700.000 euro, il cui valore corrisponde ai proventi derivati dai reati di peculato e riciclaggio.

Il furto di buoni fruttiferi postali

Tutto è scaturito da un caso di denuncia presentata da uno degli eredi di una titolare di titoli emessi da Poste Italiane, che ha sollevato sospetti sulla scomparsa di sette Buoni Fruttiferi Postali, del valore complessivo di 363.000 euro.

Grazie alle indagini condotte dalla Compagnia di Nettuno delle Fiamme Gialle, si è riusciti a individuare sei individui coinvolti nell’appropriazione di tali titoli.

La complice “interna”

Il gruppo ha potuto operare grazie alla complicità di un’ex dipendente di una delle agenzie postali di Nettuno, la quale è riuscita a sbloccare sei B.F.P., del valore complessivo di 300.000 euro, intestati a una signora deceduta.

Inoltre, è riuscita a monetizzare un altro titolo del valore di 63.000 euro, appartenente a una persona ancora in vita, ma che non aveva mai richiesto il suo smobilizzo.

La dipendente infedele, successivamente licenziata da Poste Italiane S.p.a., ha giocato un ruolo chiave nella vicenda, falsificando firme degli aventi diritto nelle richieste di smobilizzo.

Dove finivano i buoni fruttiferi

Gli altri cinque membri dell’organizzazione, due dei quali con precedenti penali, hanno fornito documenti di riconoscimento contraffatti e si sono occupati di monetizzare il denaro ottenuto illegalmente.

In particolare, i proventi derivanti dalla liquidazione dei B.F.P. intestati alla defunta sono stati accreditati sul suo libretto, ancora attivo, e successivamente trasferiti su conti correnti associati ai membri dell’organizzazione. Il denaro è stato quindi prelevato tramite gli sportelli automatici.

Le perquisizioni

Durante le perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, i militari hanno rinvenuto anche un Buono Fruttifero Ordinario Postale emesso nel 1988, del valore di 5.000.000 delle vecchie lire, che oggi equivale a circa 30.000 euro. Questo titolo era intestato a un uomo deceduto nel 1998 ed è stato restituito agli eredi legittimi.

Grazie agli elementi raccolti, la Procura della Repubblica di Velletri ha ottenuto il provvedimento cautelare personale, che ha portato all’esecuzione di due custodie cautelari in carcere e una agli arresti domiciliari.

Inoltre, è stato disposto il sequestro preventivo di beni e denaro per un valore superiore a 700.000 euro, corrispondente ai proventi dei reati di peculato e riciclaggio.