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Start up, Roma e Lazio in vetta alla classifica delle nuove imprese – IL SERVIZIO

Qui la copertina che introduce al tema della puntata di Extra del 6 settembre 2023 “Start up, Roma e Lazio in vetta alla classifica delle nuove imprese.”

“Il fenomeno, complice la terminologia esotica, sembra esploso negli ultimi tempi ma in realtà le start-up sono sempre esistite: letteralmente secondo il vocabolario il termine, di derivazione anglosassone, significa “partire, mettersi in moto” e indica la fase iniziale di avvio delle attività di una nuova impresa, di un’impresa appena costituita o che si è appena quotata in borsa, finendo poi per indicare in senso lato – nel linguaggio comune – qualunque nuova azienda.

E dunque se è vero che le attività commerciali o industriali sono sempre nate e morte ogni anno, il fenomeno delle start-up ha riacceso l’attenzione soprattutto verso le iniziative imprenditoriali promosse dai giovani: inizialmente erano in particolare le imprese legate al mondo digitale e della cosiddetta new economy, poi si è scoperto che le nuove generazioni investono le proprie idee e le proprie energie anche nei settori tradizionali dell’economia, dall’agroalimentare al manifatturiero, ma sempre con la giusta dose di innovazione per offire servizi e prodotti sempre più in grado di stare al passo coin i tempi e rispondere meglio alle esigenze dei clienti.

Un boom, quello delle start up, che ha retto nonostante tutto anche alle tensioni del periodo, segnato prima dalla pandemia e poi dal rincaro energetico e delle materie prime. Dopo tre anni di passione, i dati ora inducono all’ottimismo: secondo un report del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, InfoCamere e Unioncamere, al 1 aprile 2023 le imprese innovative in Italia erano poco più di 14mila (con un incremento del 7,8% rispetto a inizio 2022) e Roma e Lazio fanno davvero la differenza perché la Capitale ha il primato delle attività operative, che rappresentano l’11 per cento del totale nazionale, metre la regione è seconda soltanto dopo la Lombardia.

Un patrimonio, insomma, di nuove energia per il comparto industriale che però ha bisogno di particolare attenzione, anche perché rappresenta davvero il futuro dell’imprenditoria locale costretta a fare i conti, nel frattempo, con le tante difficoltà che anche le aziende più navigate faticano a gestire…”

Per rivedere la puntata integrale clicca qui: PUNTATA EXTRA.