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Tolto il Reddito di Cittadinanza, il Governo troverà anche il lavoro? – IL SERVIZIO

Qui la copertina che introduce al tema della puntata di Extra del 18 agosto 2023 “Tolto il Reddito di Cittadinanza, il Governo troverà anche il lavoro?”

“Un pessimo esempio di assistenzialismo che ha allevato una nuova specie di parassiti o, al contrario, un baluardo prezioso contro la povertà? Visto con gli occhi, gli slogan e i pregiudizi della politica italiana il dibattito sul reddito di cittadinanza va avanti da settimane e sembra il confronto tra due visioni agli antipodi: se il M5S, che lo ha fortemente sostenuto sin dalla sua situazione con il primo governo Conte, continua a difendere il provvedimento e ad accusare il governo di aver innescato una pericolosa bomba sociale, le altre forze politiche lo avversano – come i partiti attualmente al governo che sull’argomento hanno fondato gran parte della loro ultima campagna elettorale – o lo difendono ma senza particolare convinzione soltanto per ragioni di marketing politico.

In realtà, come spesso accade per gli argomenti che diventano preda della strumentalizzazione ideologica e mediatica, la verità sta nel mezzo e del resto sono in molti – anche tra i dettatori  – a ritenere che se poteva essere utile una misura di contrasto alla povertà, del reddito di cittadinanza non ha funzionato soprattutto la seconda parte del provvedimento quella cioè che avrebbe dovuto accompagnare i percettori del reddito di cittadinanza in un percorso di riqualificazione professionale e inserimento lavorativo. Al netto dei tanto vituperati “navigator” diventati a loro volta pretesto di molte polemiche, i governi che si sono succeduti negli anni non hanno mai saputo riformare la rete delle agenzie per il lavoro – gli ex uffici di collocamento – con il risultato che le attivazioni lavorative negli anni sono state inferiori all’8%.

Il resto – l’immancabile serie di truffe e raggiri scoperti dalle fore dell’ordine a caccia di furbetti ma anche le difficoltà delle imprese a trovare manodopera tra quanti percependo il sussidio preferiscono secondo la narrazione stare sul divano o tutt’al più lavorare in nero – sono effetti collaterali di un progetto segnato subito dai pregiudizi politici e dalla propaganda, dei promotori ma anche dei detrattori.

La vera sfida, però, inizia adesso che il governo Meloni ha cancellato il reddito di cittadinanza e che prevede di continuare a garantire il nuovo sussidio solo a chi accetterà di rimettersi in gioco: riuscirà l’esecutivo a fare in poche settimane ciò che da anni non si  mai riuscito a fare, cioè rilanciare le politiche attive, i Centri per l’Impiego e la formazione professionale per aiutare gli ex percettori?”

Per rivedere la puntata integrale clicca qui: PUNTATA EXTRA.