Qui la copertina della puntata di Extra “Aerei low cost troppo cari, Mr Prezzi striglia le società.”
“Per anni sono state l’esempio di come, aprendo alla concorrenza uno specifico mercato, sia possibile davvero aumentare l’offerta di operatori e servizi abbattendo sensibilmente i costi. E in Europa da metà degli anni ’90 le compagnie aeree low cost, cosi definite perché per definizione offrono voli a prezzi inferiori rispetto alle società di bandiera e agli altri colossi del cielo, hanno letteralmente rivoluzionato il trasporto aereo contribuendo a rafforzare nell’opinione pubblica l’idea che si possa davvero viaggiare in lungo e in largo con poche decine di euro: complice un importante fenomeno di deregolamentazione che riguardava l’intero settore, la possibilità di volare velocemente e a prezzi contenuti in cambio soltanto di qualche rinuncia sul comfort e i servizi accessori ha fatto crescere il settore dai tre milioni di viaggiatori del 1994 ai 17 milioni e mezzo del 99 anche se il vero e proprio exploit si registrerà negli anni successivi quando aziende come Ryanair nel 2016 toccheranno il picco di 119 milioni di clienti.
Un idillio destinato a incrinarsi però nel 2020 con la pandemia da Covid e poi, lo scorso anno, con la guerra in Ucraina: due crisi che hanno messo in ginocchio l’intero settore del trasporto aereo e ancora di più ovviamente le compagnie low cost, di fatto più deboli di fronte alle incertezze economiche e all’aumento dei costi. Questo è uno dei motivi per i quali negli ultimi mesi le tariffe del settore erano cresciute sensibilmente, tra caro carburanti e inflazione. Ma ora che l’emergenza energetica sembra passata, i prezzi delle low cost restano altissimi e è pallido il ricordo di quella convenienza che è stata essenziale per conquistare il mercato e che agli inizi consentiva di andare da Linate a Bruxelles per 19 euro: in questa estate, dicono le segnalazioni giunte anche alle autorità competenti, un biglietto aereo Linate-Olbia per una famiglia di quattro persone non residente in Sardegna costa più di un Milano-New York: il volo interno costa 820 euro contro i 500-600 pagati per un volo intercontinentale in promozione.
Lo stesso accade per i voli in partenza e in arrivo dalla Sicilia verso la penisola tanto che il governatore siciliano Schifani da settimane chiede di intervenire contro tariffe che danneggiano il turismo stesso. Sull’impennata dei prezzi delle low cost ora anche il Governo vuole vederci chiaro: mr prezzi e Antistrust hanno già mosso i primi passi chiedendo alle compagnie come mai ci siano così tanti rincari nella speranza che, dopo i tavoli di confronto, si inizi davvero a intervenire.”
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