Quindici anni di Lazio, questo potrebbe essere l’ultimo. La storia di Igli Tare con la società biancoceleste è al capolinea. Se ne parla da mesi, ieri sono arrivate indicazioni in tal senso anche dallo stesso direttore sportivo biancoceleste, intervenuto ai microfoni di Sky Sport. Il dirigente della Lazio ha parlato del suo futuro, per la prima volta ha aperto le porte a nuove possibilità, che non prevedano un percorso in biancoceleste.
Ha detto Tare: “Sono legato con grande affetto e amore a questa società. Ho passato qui 18 anni della mia vita. I miei figli sono cresciuti qui, ma il mio contratto sta arrivando al termine e dobbiamo valutare insieme al presidente. Ci penserò anche io bene per il mio futuro. Quindici anni in una società sono tanti. È giusto che alla fine venga fatto un resoconto e venga presa la decisione giusta per me e per la società. Penso di essere chiaro con le mie idee. Parlerò con il presidente ma non ci sono tante cose da chiarire. Quello che conta di più è il bene della società”.
Sulla qualificazione in Champions tare ha detto:”Soddisfazione enorme, frutto di un lavoro enorme fatto da allenatore, giocatori e società che ha messo in condizione di avere una squadra di livello. Abbiamo fatto un campionato con tanti momenti positivi e alcuni momenti no, ma fa parte della crescita di una squadra in un processo che può portare ad alzare l’asticella”.
Sul rapporto con Sarri: “Ci siamo regalati all’inizio della stagione dei guanti da pugile… Io non so da dove escono queste notizie e chi le ha fatte uscire. Andava più d’accordo con Inzaghi? No, rapporti diversi. La stima nei confronti di Sarri resta tale, io ed il presidente lo abbiamo voluto portare alla Lazio. Io il mio pensiero l’ho sempre espresso all’interno quando ci siamo parlati, che siamo due caratteri forti è fuori discussione ma ciò che ci lega è il bene per la Lazio. Ognuno ha contribuito a raggiungere l’obiettivo della stagione”.
Infine, sul futuro di Milinkovic: “Per il bene di tutti ci siederemo ad un tavolo per chiarire questa cosa. Quello che dico per me vale per lui, ha un legame molto forte, ha stima e rispetto di società e allenatore. Può succedere di tutto, anche che venga ceduto ad un altro club”.