Finalmente arriva l’atteso aumento delle pensioni minime, che verrà applicato agli assegni di Luglio. Dopo mesi di attesa, la misura stabilita nella Legge di bilancio per alzare i trattamenti previdenziali più bassi è pronta per entrare in vigore.
L’aumento riguarderà principalmente coloro che hanno la pensione minima e hanno più di 75 anni, ma ci saranno anche aumenti per altre categorie di pensionati.
Gli aumenti previsti sono stati ufficializzati dall’INPS e saranno di oltre 36 euro, molto superiori ai circa 8 euro in più riconosciuti al resto della platea che riceve il trattamento di base.
Aumento pensioni minime: ecco come calcolarlo
Per calcolare l’aumento delle pensioni, l’INPS ha considerato il caro-vita e ha ricalcolato l’assegno sulla base di questo indice. In questo modo, l’assegno mensile per i pensionati che hanno la pensione minima supererà i 563,74 euro e arriverà a un totale di 600 euro.
È importante sottolineare che alcune prestazioni non saranno incluse nella base di calcolo dell’aumento, come ad esempio la maggiorazione sociale e la quattordicesima, le prestazioni di carattere assistenziale, quelle a carattere facoltativo e quelle di accompagnamento a pensione.
Pensioni minime: quali sono i requisiti per ottenere l’aumento di luglio 2023
L’INPS ha anche stabilito che per trattamenti complessivi superiori all’importo mensile della pensione minima e inferiore al limite maggiorato, l’aumento sarà attribuito fino a concorrenza di tale limite maggiorato.
Per le pensioni in convenzione internazionale, invece, l’aumento scatta sull’importo lordo del pro rata italiano. Per le pensioni ai superstiti cointestate il diritto sarà invece valutato sulla base del trattamento spettante ai contitolari e ripartito in proporzione alla percentuale spettante.
Infine, se nel corso del 2023 il beneficiario compie 75 anni, l’incremento sarà adeguato dal mese successivo.
(sg)
