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Roma, il Comune usa allarmi per combattere le occupazioni negli alloggi

Il Comune ha iniziato ad installare sistemi di videosorveglianza con le occupazioni. “Non possiamo consegnare case occupate”, è quanto si è detto negli uffici dell’assessorato al patrimonio e alla casa successivamente all’insediamento della giunta Gualtieri.

Quando si riconsegnano le chiavi agli uffici del Comune, una squadra di operai va sul posto e installa allarmi negli appartamenti. Il protocollo dice questo, in più se qualcuno decide di forzare la porta e introdursi all’interno dell’appartamento, diventando un occupante, scatta un avviso e arriva una pattuglia della Polizia sul posto. L’occupante viene colto in flagranza e in questo modo non ha neanche il tempo di cambiare la serratura.

Quando un nucleo si introduce in un alloggio popolare vuoto, si parte con le verifiche tramite i servizi sociali. “Se emergono criticità – spiegano ancora dall’assessorato – ovviamente si fa in modo che la famiglia resti dentro, ma devono avere i requisiti giusti. Si tratta comunque del 10% scarso dei casi. L’obiettivo primario è allarmare le case del Comune e interrompere l’inaccettabile meccanismo dei furbetti che si prendono ciò che non spetta loro”.

Secondo i dati del dipartimento politiche abitative, dal 25 luglio al 31 dicembre 2022 sono state messe sotto sorveglianza circa 117 abitazioni.