Pieno alle auto private invece di rifornire i mezzi di lavoro. Nuovo polverone su presunti casi di furti di carburante messi in atto da dipendenti Ama. Dopo gli arresti dei giorni scorsi che hanno scoperchiato un giro di carburante preso dai mezzi aziendali e rivenduto a privati, ora sono stati gli stessi dipendenti a segnalare almeno 30 casi in cui risulterebbero, riporta il Messaggero, incongruenze nei rifornimenti fatti da alcuni loro colleghi. Secondo quanto denunciato non ci sarebbe corrispondenza tra il dipendente che ha fatto rifornimento al distributore convenzionato e il mezzo sul quale avrebbe dovuto essere al lavoro. Sarebbero quindi stati riempiti camion fermi o che erano assegnati ad altri netturbini. La segnalazione sarebbe stata inoltrata alla Procura di Roma che già sta indagando sul caso furti di gasolio in Ama. Sarebbero secondo le denunce circe 350 i litri di carburante scomparsi.
Potrebbe quindi allargarsi il caso furti di gasolio nella municipalizzata dei rifiuti scoperti dalla Guardia di Finanza di Roma che ha disposto la custodia in carcere nei confronti di 7 persone, di cui 4 dipendenti Ama S.p.A., indagati per associazione a delinquere finalizzata al peculato, in relazione alla sottrazione di carburante da automezzi impiegati per il servizio di igiene urbana. (eg)
