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Regione Lazio, prezzo del pane vola

Il prezzo del pane vola. Un aumento del 20 per cento in un mese. Nella Regione Lazio, e in particolare nella Tuscia, quello che era tra i più bassi d’Italia, oscillando tra 2 e 2,40 euro al chilo, è balzato sui 3 euro al chilo.

Il pane comune, bene primario d’eccellenza, è il simbolo di rincari preoccupanti. Un prezzo comunque contenuto, se paragonato al resto d’Italia, dove il costo di un chilo di pane è, in media, 5 euro.

Resta comunque un aumento, frutto della crisi internazionale, che da gas, luce, gasolio in giù, a macchia d’olio, sembra contagiare ogni ambito. Trasporti, distribuzioni materie prime, prezzi al banco. Dal grano al pane, il prezzo aumenta fino a 13 volte secondo Coldiretti, che rileva un prezzo medio del pane in Italia di 5,31 euro al kg con punte di 9,8 euro. Vi è, per di più, un’estrema variabilità dei prezzi lungo la penisola.

Malgrado le tensioni internazionali e l’annuncio della Russia di sospendere le esportazioni fino al 31 agosto, secondo Coldiretti, le speculazioni sul prezzo del grano hanno portato un calo dell’8,5% che segue tuttavia il balzo del 40% delle quotazioni nella settimana precedente Una oscillazione, sottolinea la Coldiretti, che si spiega con l’interesse sul mercato alle speculazioni che si spostano dai mercati finanziari in difficoltà ai prodotti agricoli dove le quotazioni dipendono da domanda e offerta. flussi, che generano però inflazione, crisi, carenze. A pesare sul prezzo finale restano sempre fattori come l’energia, l’affitto degli immobili e il costo del lavoro.

E alle porte, secondo esperti del settore, nuovi aumenti. Presto mancherà la farina, sostengono, e perfino l’alimento principe della tavole di tutti gli italiani inizierà a scarseggiare, o a costare una piccola fortuna.