Canone sì o canone no? È la domanda che si son posti gli ambulanti dei mercati rionali di Roma, ovvero gli operatori del commercio in forza nei mercati saltuari e settimanali. Nel 2020, infatti, il governo aveva sospeso il pagamento del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche a fronte della grave crisi economica derivante dall’emergenza sanitaria, ma l’amministrazione capitolina non ha recepito la norma introdotta dall’esecutivo.
Secondo il Comune i mercati rionali rientrano nei “Servizi pubblici a domanda individuale” e quindi non avrebbero i caratteri di “temporaneità“, requisito necessario previsto dalla legge nazionale ai fini dell’esclusione del canone.
Un intoppo causato da un errore “terminologico”, spiegano dall’assessorato allo Sviluppo economico, che si è detto pronto a risolvere al più presto la questione. Cosa che spera anche Maurizio Innocenti, presidente nazionale di Anva Confesercenti. “Vogliamo credere che si tratti di un errore nato da un’interpretazione sbagliata della legge da parte del Comune – ha commentato Innocenti – e non dal desiderio o dalla necessità di fare cassa”.
