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Discarica di Albano, residenti e esponenti del comitato No Inc in protesta contro la ripresa dei conferimenti

I residenti e gli esponenti del comitato No Inc si sono incontrati di fronte alla discarica di Albano Laziale per manifestare il loro dissenso alla ripresa dei conferimenti da Roma.

Ancora quattro o cinque mesi e la discarica di Albano Laziale andrà in crisi. Sono 1.100 le tonnellate di rifiuti al giorno che lì vengono scaricati. Talmente tanti che andando avanti così non si arriva molto lontano.

Oggi, alle 6.30 della mattina, i residenti e gli esponenti del comitato No Inc si sono incontrati di fronte alla discarica di Albano Laziale per manifestare il loro dissenso alla ripresa dei conferimenti da Roma. Questa mattina protestavano contro i camion che trasportavano gli scarti romani, ma nei prossimi giorni si attendono azioni più corpose. «Metteremo in campo una mobilitazione molto forte nei prossimi giorni, sia contro la discarica di Albano Laziale, sia contro il termovalorizzatore che dovrà sorgere lì vicino (area di Santa Palomba, ndr.» spiega Loredana Longo del coordinamento No Inc.

La protesta sembra quindi impennare di giorno in giorno, il tutto per difendere la salute pubblica. «Gli scarichi a nostro parere stanno avvenendo illegalmente, ci vuole la nomina di un commissario, questa è la base di qualsiasi azione», così continua Loredana Longo.

Sulla ditta Ecoambiente, la società che gestisce il sito, c’è una interdittiva antimafia. Di questo però se ne saprà di più nei prossimi giorni perché sono attese delle nuove valutazioni nell’ambito della cabina di regia istituita in prefettura a Roma.