A “Roma di Sera” il primo ospite è Andrea Catarci, Assessore al Decentramento e al Personale di Roma Capitale. Al Campidoglio mancano almeno 9mila dipendenti e a lui chiediamo di spiegare cosa comporta e cosa stiano facendo per compensare i vuoti.
“Dal 2010 ad oggi – spiega – siamo passati da 31mila dipendenti a 22mila, un dato drammatico che dipende dai pensionamenti e dai vincoli che Roma Capitale ha nelle assunzioni e su cui stiamo chiedendo al Governo di aiutarci. Basta vedere il rapporto con Milano per capire quanto siamo penalizzati. Ci suono vuoti in tutti gli uffici e i Dipartimenti e i tanti progetti previsti in questi anni rischiano di non poter essere completati…. Abbiamo introdotto bonus e utilizzato bandi per assumere. Tra pochi giorni entreranno in servizio 800 nuovi vigili, ma le carenze maggiori sono negli uffici e dobbiamo cercare di sfruttare i fondi del Pnrr”.
Nei giorni scorsi, invece, gli “Uffici anagrafici” sono andati in tilt e i dipendenti chiedono sistemi digitalizzati efficienti. “Hanno ragione – risponde Catarci – ma c’è stato un blocco che dipende dal Ministero e che è stato quasi risolto. In compenso da mesi facciamo fare gli straordinari ai dipendenti per gli open day per la carta d’identità elettronica e grazie a loro siamo riusciti a dare migliaia di CIE ai cittadini”.
Sul tema dei rifiuti l’Assessore Alfonsi ha replicato all’ex Sindaco Marino che, appena candidato alle “Europee” ha dichiarato che l’Europa chiede di chiudere i termovalorizzatori. Una “grave fake news” dice Alfonsi. Ne parliamo con Maurizio Marchini, dei lavoratori “Ama” Ass. “Lila”.
“Questo in effetti è falso – dice – però l’Europa indica prima degli inceneritori che va fatto il riciclo e il riuso. Per questo noi siamo contrari, faccio l’esempio della plastica. Costa molto di più in termini energetici bruciare la plastica che riutilizzarla… E allora perché non si va in questa direzione?”. Il Tar, intanto, ha respinto il secondo riscorso contro il “termovalorizzatore”.
Ad Ardea domenica prossima ci sarà un’intera giornata dedicata al grande “Califfo”, organizzata dalla “Fondazione Califano”. Concerti, incontri e la visita alla “casa museo” del “Maestro”.
“La Fondazione – racconta Alberto Laurenti, musicista, produttore e grande amico per anni di Califano – fa un lavoro straordinario, anche tutelando l’immagine del Maestro… Califano è stato un grande autore e una persona generosa. La fiction Rai con Leo Gassmann gli ha reso il giusto omaggio, racontando il suo giovanile talento. Non mi piace invece quando viene accostato all’immagine del malavitoso, anche perché in due processi in cui è stato coinvolto è stato assolto. Lui era tutt’altro, e le iniziative che facciamo servono anche a questo, a dargli il giusto merito e l’omaggio dovuto”.
