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Storia di un invisibile (Con Giuseppe Sanacore)

 

Torna in trasmissione Giuseppe Sanacore, danneggiato e costretto sulla sedia a rotelle dopo la seconda dose Pfizer, è stato costretto a vaccinarsi per non perdere il lavoro. Invece oggi Giuseppe ha perso non solo il lavoro ma anche la salute. Anche il figlio di Giuseppe è finito in ospedale dopo la vaccinazione, anche se adesso fortunatamente sta un po’ meglio.

Giuseppe racconta la sua ultima brutta esperienza, un inizio di infarto ischemico e le nuove patologie che lo affliggono.

Giuseppe non si sarebbe mai immaginato che il vaccino avrebbe potuto causargli tutto questo, non può più lavorare, deve comprare medicinali costosi e fare visite specialistiche ed esami. Come in molti altri casi anche a Giuseppe è stato detto che i suoi erano problemi di origine psicologica, ma Giuseppe è stato visitato da un neuropsichiatra ed è perfettamente sano di mente, pertanto oggi nessuno può più ignorare le sue patologie o attribuirle a turbe psichiche.

Giuseppe come Andrea Sillo, Roberto Sciotta, Giacomo Santoro, Isabella Bonati e tanti altri è uno dei casi più gravi e nonostante ci siano medici che si prodighino per curarli, la verità è che purtroppo ad oggi non si conoscono cure, proprio per questo la sanità dovrebbe mobilitarsi perché queste sono patologie nuove, invece ancora oggi troppo spesso si preferisce nascondere il problema, negare la correlazione e diagnosticare problemi psicologici.

Particolarmente comuni sono i problemi cardio circolatori, pericarditi e miocarditi, inoltre in certi casi il sangue si fa più denso e c’è il rischio di trombi e infarti, Giuseppe, per esempio ha già avuto 3 principi di infarto.

Denunciati Giuseppe Brindisi e Pasquale Bacco

I danneggiati gravi sono molti e dietro di loro ci sono moltissimi danneggiati meno gravemente, nonostante questo Brindisi nella sua trasmissione “Zona Bianca” su rete 4, ha lasciato intendere che in realtà le persone che testimonianze del documentario “Invisibili” non sarebbero originali, veritiere, ha parlato di testimonianze di “presunti danneggiati”, di quello che dovrebbe essere un documentario, del fatto che nei titoli di coda compare solo il nome e non il cognome, il dott. Pasquale Bacco ha poi rincarato la dose dicendo che era stato chiamato per partecipare al documentario e che “è una vera e propria farsa fatta dall’ala più estrema dei no vax, andando a cercare personaggi che si inventavano tutte le patologie possibili e immaginabili”.

Per questo Alessandro Amori, titolare di Playmastermovie e il regista Paolo Cassina, hanno recentemente sporto denuncia.

Nella puntata ascoltiamo il parere di Giuseppe su questo e tanto altro.