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Roma, preso rapinatore seriale: incubo di negozianti e pensionati

Roma, preso rapinatore seriale: incubo di negozianti e pensionati

Colpi nei negozi a pochi minuti di distanza minacciando di morte le vittime e arrivando a spruzzare lo spray al peperoncino contro un cliente. Nel curriculum criminale del rapinatore c’è anche una anziana vittima seguita fino a casa e minacciata con una pistola per prenderle la pensione appena ritirata.

Roma, preso rapinatore seriale: incubo di negozianti e pensionati

E’ stato preso l’incubo del tiburtino, accusato di una serie di rapine pluriaggravate messe a segno tra lo scorso 9 dicembre e il 4 febbraio, in strada e nei negozi di Tivoli e della frazione di Villa Adriana.

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Si tratta di un 47enne con numerosi precedenti penali e di polizia, per reati contro il patrimonio e per stupefacenti, arrestato alle porte di Roma dagli investigatori del Commissariato di “Tivoli-Guidonia” insieme ai Carabinieri della Compagnia di Tivoli.

Pensionata seguita a casa dall’ufficio postale

Tra le vittime del rapinatore seriale un’anziana signora, seguita sin dall’interno di un ufficio postale del centro cittadino, dove aveva ritirato la pensione e pedinata fino all’androne di casa. A quel punto, minacciandola con una pistola, l’uomo l’ha seguita lungo le scale per strapparle la borsa. Le urla d’aiuto della vittima hanno però attirato l’attenzione dei residenti, mettendo in fuga il bandito e scongiurando il peggio.

Colpi a raffica tra i negozi di Tivoli e di Villa Adriana

Tra i bersagli del rapinatore negozi di abbigliamento, di scarpe, di articoli da regalo del centro di Tivoli e di Villa Adriana. Colpi in serie messi a segno anche a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro con il volto travisato e minacciando di morte le vittime, anche armato.

Spray urticante contro un cliente

In un caso, l’uomo ha persino usato lo spray urticante nei confronti di un cliente, un agente della Polizia Locale di Guidonia Montecelio che lo aveva disarmato. Riuscendo così a scappare.

Per rintracciare il criminale sono stati incrociati e condivisi gli elementi analizzati dagli investigatori della Polizia di Stato con quelli raccolti dall’Arma dei Carabinieri. E’ stato così possibile  formare un quadro probatorio che ha portato all’emissione da parte del Gip di un provvedimento restrittivo che ha fatto spalancare per il rapinatore le porte del carcere.

Fondamentali per le indagini le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate in città e le testimonianze delle persone coinvolte nelle rapine.