Le Ferrovie del Lazio, la loro storia, il loro presente, le opportunità non solo di comunicazione ma anche turistiche che offrono, sono le protagoniste di questa puntata un po’ particolare di Polis.
FERROVIE DEL LAZIO: LA STORIA
Si parte con un bel documentario che ci racconta la nascita delle prime ferrovie del Lazio, sotto il regno di Papa Pio IX, quando, superando l’iniziale ostilità della chiesa per quella strana invenzione dei “tempi moderni”, anche nei nostri territori si capì l’importanza delle strade ferrate per lo sviluppo del paese.
Dai primi chilometri costruiti a metà dell’Ottocento, si passa via via a una rete sempre più fitta e capillare che raggiunge le città, i borghi e i diversi territori della regione, da nord a sud.
LE FERROVIE DISMESSE
Si passa poi a raccontare le vicende delle centinaia di chilometri di ferrovie del Lazio dismesse e abbandonate. Si tratta di un patrimonio che potrebbe offrire delle grandi opportunità, con la possibilità di trasformarle in interessanti circuiti ciclopedonali, che attraversano paesaggi mozzafiato, o con l’ipotesi di rimetterle in esercizio con treni turistici d’epoca.
LA STAZIONE-MUSEO DI COLONNA
Un’opportunità che è stata colta a Colonna, dove la stazione locale, abbandonata per anni, è stata risistemata e rimessa a lucido, trasformandola in un affascinante museo delle ferrovie, in cui i visitatori possono entrare in vecchi vagoni e locomotive d’epoca, gustando il sapore di un’epoca pionieristica dello sviluppo ferroviario.
IL PREMIO CARONTE
Dal passato al presente, il focus passa su due “famigerate” linee ferroviarie del Lazio, la ferrovia Roma-Nord e la ferrovia Roma-Lido, oggi Metromare, che da anni si contendono il poco ambito “Premio Caronte” di peggiore ferrovia d’Italia.
Dopo aver visto un documentario che narra la storia della ferrovia Roma Viterbo, con Fabrizio Bonanni e Roberto Spigai, dei comitati pendolari della Roma Nord e della Roma Lido, abbiamo parlato dei mille problemi che attanagliano da decenni quelle linee, delle novità che a breve le riguarderanno e delle speranze di un miglioramento dei servizi di trasporto, servizi indispensabili per migliaia di pendolari e per lo sviluppo economico e turistico delle zone attraversate.
