Home NOTIZIE ATTUALITÀ Stadio Olimpico, riconoscimento facciale ai varchi sì o no? (VIDEO)

Stadio Olimpico, riconoscimento facciale ai varchi sì o no? (VIDEO)

Dove vanno a finire, quindi, i dati che vengono raccolti allo stadio Olimpico? Chi ne ha il controllo e che uso ne fa delle relative informazioni?

Chi è entrato allo stadio Olimpico negli ultimi due anni passando per i varchi, è venuto a scoprire solo la mattina del 24 febbraio scorso – da un trafiletto nelle pagine sportive di Repubblica – , che il proprio volto era stato scannerizzato da un sistema di videocontrollo che ne verificava l’identità. Come? Tramite un software dal nome Reco Finder di proprietà di una società in provincia di Lecce, la Reco 3.26: un rilevatore ottico registrava l’identità di chi accedeva e questi dati si incrociavano con quelli dei biglietti nominativi.

Il sistema Reco Finder permetteva di riconoscere automaticamente i volti rispetto a una banca dati di soggetti foto segnalati, al fine di identificare preventivamente gli individui sottoposti a Daspo, ossia il Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive. Il riconoscimento facciale è stato proibito esplicitamente dall’Ai Act, la recente normativa europea sull’uso dell’intelligenza artificiale, ma ci sono delle eccezioni – come situazioni di particolare pericolo o allarme o i controlli di sicurezza negli aeroporti – in cui ne è permesso l’utilizzo. Nei casi sopracitati sarebbe propedeutico all’analisi del volto per cercare di cogliere degli indizi di reato.

Stadio Olimpico, il sistema di sicurezza con poche sicurezze

Tante domande, quindi, attorno al sistema di controllo Reco Finder. Dove vanno a finire, quindi, i dati che vengono raccolti? Chi ne ha il controllo e che uso ne fa delle relative informazioni? Dove è il server nel quale ogni settimana i video vengono depositati? Probabilmente queste domande il Garante della Privacy se le è già poste, ma sul software scelto dal Coni, proprietario dello Stadio Olimpico, “per efficientare la gestione della sicurezza negli stadi” – come scritto sul sito dell’azienda Reco 3.26 – al momento sembrano esserci più quesiti che certezze.

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