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Allarme economia: a gennaio in picchiata le nuove progettazioni (VIDEO)

Tra le progettazioni e il taglio del nastro possono passare molti anni. Il cantiere procede e gli investimenti vanno a frutto anche se con rincari

Qui la copertina che introduce al tema della puntata di Extra del 22 febbraio 2024: “Allarme economia: a gennaio in picchiata le nuove progettazioni”

Se l’edilizia è uno dei settori trainanti per l’economia italiana, come di buona parte degli stati, un ruolo strategico nel settore lo svolgono gli enti pubblici perché infrastrutture, edifici e ristrutturazioni eseguiti per conto della pubblica amministrazione rappresentano una fetta molto importante degli investimenti che sorreggono il comparto: parliamo di decine di miliardi di euro che, soprattutto in momenti di difficoltà per gli investimenti dei privati, possono davvero far la differenza per le sorti di molte aziende e rappresentano comunque una strategia di ammodernamento del paese che ha ricadute importanti.

Progettazioni in calo

In Italia però costruire un’opera pubblica è più facile a dirsi che a farsi, perché i tempi di realizzazione sono mediamente molto lunghi e spesso rallentati dalla burocrazia: talvolta tra la progettazione e il taglio del nastro possono passare anche molti anni, durante i quali il cantiere comunque procede e gli investimenti vanno a frutto anche se talvolta con rincari e risvolti di carattere giudiziario.

Ma negli ultimi tempi la macchina della progettazione sembra essersi arrestata: a gennaio, c’è stato un calo drastico dei nuovi progetti  e questo rischia di essere un brutto segnale con ripercussioni economiche che vedremo a medio lungo termine.

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