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Giorni della Merla, allarme Coldiretti per temperature primaverili a Roma

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La Coldiretti segnala l’anomalia nei giorni della Merla, tradizionalmente considerati i più freddi dell’anno, a causa di temperature primaverili registrate negli ultimi tre giorni di gennaio. Le temperature si sono avvicinate ai 15 gradi in varie città italiane, da Roma a Palermo, da Genova a Cagliari. Questo caldo fuori stagione ha portato al risveglio anticipato della natura, con fioriture anticipate, come nel caso delle mimose, che sono sbocciate un mese prima del solito, aumentando il rischio di danni alle coltivazioni in caso di successivo abbassamento delle temperature.

Giorni della Merla troppo caldi: i problemi di siccità

La siccità invernale è un ulteriore motivo di preoccupazione, in particolare dopo un 2023 che ha registrato una diminuzione del 14% delle precipitazioni e una temperatura media superiore di 1,14 gradi rispetto alla media storica del periodo 1991-2020.

La Coldiretti evidenzia la scomparsa della tradizione legata ai giorni della Merla, solitamente considerati i più freddi dell’anno, attribuendo questo cambiamento climatico ai mutamenti globali. La carenza di neve in alcune regioni alpine e sull’Appennino, insieme allo stress idrico che si sta manifestando, rappresenta un’ulteriore prova di questa anomalia climatica.

Situazione critica nelle isole

La situazione di stress idrico è particolarmente critica nelle isole, con una scarsità di neve e un deficit idrico nei laghi e invasi, come evidenziato nei dati delle regioni Sardegna e Sicilia. La mancanza di pioggia ha generato carenze di fieno nei pascoli e ha causato difficoltà nello sviluppo di ortaggi.

Inoltre, coltivazioni importanti come arance e insalate risentono della mancanza d’acqua, compromettendo la loro crescita. La Coldiretti sottolinea la necessità di affrontare queste sfide climatiche con strategie adeguate per proteggere le colture agricole e garantire la sicurezza alimentare.