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Teatro di Roma, è ancora querelle tra Destra e Sinistra: Riccardo Corbucci & Fabrizio Santori a Non solo Roma

Teatro di Roma, non si spengono le polemiche: è ormai scontro politico tra Destra e Sinistra

Ospiti in collegamento Riccardo Corbucci, Presidente della Commissione Roma Capitale, & Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio

È totale scontro politico la questione “Teatro di Roma” e la nomina a direttore generale per De Fusco.

Roberto Gualtieri ha ribadito, due giorni fa in aula Giulio Cesare, la ferma intenzione di tutelare il Comune “in tutte le sedi possibili” dalla “inaccettabile estromissione” dei suoi rappresentanti (riferendosi al presidente Francesco Siciliano e alla consigliera Natalia Di Iorio) dalla nomina del DG del Teatro di Roma.

Vedi i dettagli qui: “Gualtieri pronto a sciogliere la Fondazione

L’ordine del giorno approvato dalla compagine dem con 27 voti favorevoli su 33 sposa l’offerta di dialogo rilanciata dal sindaco Roberto Gualtieri, che ha detto contestualmente “È ancora possibile azzerare tutto e trovare una soluzione condivisa”, ma in caso contrario impegna il primo cittadino a modificare lo statuto e – come extrema ratio – a «recedere dalla Fondazione» ovvero a «scioglierla».

“Se proseguirà questa voglia di autosufficienza, se non ci sarà la volontà di dialogo e condivisione, – ha tuonato Gualtieri in Aula – sia chiaro che Roma Capitale agirà in tutte le sedi e utilizzerà tutti gli strumenti in proprio potere, e vi assicuro che sono molti, per tutelare Roma e le proprie prerogative di socio fondatore».

Il primo cittadino dice di non volerne fare una battaglia politica ma è evidente che lo scontro è ormai profondo.

“Non chiediamo di scegliere – ha detto Riccardo Corbucci – ma semplicemente che ci sia condivisione. Aspetto che evidentemente non è stato rispettato. In più vorrei sottolineare che Roma è socio di maggioranza dei Teatri di Roma, quindi ci saremmo aspettati che la scelta fosse quantomeno discussa insieme. Non mettiamo in dubbio che De Fusco sia un personaggio valevole, ma bisogna anche sottolineare che tra le scelte c’erano altri due uomini e neanche una donna, anche questo aspetto dovrebbe far riflettere”.

Secca la risposta dell’On. Fabrizio Santori che parla di ingordigia del Pd: “La Sinistra vuole per sé da sempre l’autorevolezza di contesti come Cultura e Sociale. Qui tutto è stato fatto rispettando il regolamento e parliamo di manager specchiato, con un curriculum di tutto rispetto e di grande valenza. Lo abbiamo scelto per il bene di Roma”.

Categorico anche sul sindaco: “Invece di occuparsi di questioni urgenti per la città di Roma, che è nel completo degrado, si occupa di una vicenda che dovrebbe essere secondaria per lui. Il sindaco si è scatenato in maniera anche piuttosto ridicola, facendo addirittura cambiare l’ordine del giorno in Aula e mi sembra inaccettabile. La città è abbandonata, eppure sono giorni che si parla della poltrona del Teatro di Roma“.

“Un’ira, quella del Sindaco – ha concluso Santori – per altro non nelle modalità del Sindaco stesso. Probabilmente è sobillato dall’estrema sinistra, anche in relazione al teatro Valle, che sappiamo essere il fortino della Sinistra. Il punto è questo: quante volte abbiamo visto il Sindaco presente in Aula? Molte poche, ve lo assicuro, eppure stavolta c’era”.