Roma e Lukaku si sono subito piaciuti: da una parte una città e una piazza sportiva calorosa, dall’altra un attaccante, come il belga, voglioso di nuovi stimoli.
Un binomio che si è subito consacrato con una serie impressionante di gol, che ha fatto di Lukaku non solo uno dei leader del club di trigoria, ma anche un protagonista assoluto capace di incidere, e decidere, la gran parte dei matches.
Roma e Lukaku, sguardo al futuro
Lo sa bene José Mourinho che, non a caso, ha già allenato diverse volte il centravanti della nazionale del Belgio. E che non ha caso ha avuto modo di recitare un ruolo cruciale nell’ingaggio parte del club di Trigoria di big Romelu. Ma ora?
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Adesso che si sta guardando ai trend, ai risultati e a come il bomber stia incidendo è già anche tempo di guardare oltre. Di puntare al futuro insieme. Con che margini?
Big Rom(A)lu, come qualcuno ha scritto, ha fatto intendere di trovarsi bene. La Roma lo adora. Anche se il futuro dello Special One in panchina non è ancora ben delineato, il che potrebbe avere un peso, in questo caso, negativo.
Roma e Lukaku, si lavora al domani?
Un matrimonio che le parti vorrebbero comunque fare: ma a che condizioni? Quelle economiche, si sa, sono sempre le più dure da snocciolare e da mettere sul piatto degli accordi.
Gol e record: Romelu Lukaku non si ferma: l’ultima impresa nella sfida tra Belgio e Azerbaigian: quattro reti in 37 minuti.
Una serata da sogno per BigRom che ha stabilito anche un nuovo record nelle qualificazioni europee realizzando 14 reti che gli hanno permesso di superare Lewandowski (per Euro 2016) e Healy (per Euro 2008).
Roma e Lukaku, numeri da capogiro
Inoltre l’attaccante giallorosso è diventato il 4° marcatore della storia delle qualificazioni europee con 21 gol (dietro solo Ronaldo, Keane, Kane e Lewandowski) e il 7° a livello internazionale.
Numeri che piacciono soprattutto Mourinho per il finale di anno solare. Ma a Trigoria si pensa al futuro. E’ chiaro che l’obiettivo della Roma e di Lukaku è proseguire insieme.
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Nell’affare col Chelsea non ci sono clausole di acquisto di nessun tipo, ma gli splendidi rapporti tra i club e i 7 milioni già versati per il «prestito» di Romelu, fanno pensare che discussioni varie per negoziazioni ulteriori siano più che possibili.
L’operazione non è semplice. Il primo ostacolo è l’ingaggio del belga, e poi vi è il cartellino: non scenderà rispetto ai circa 40 che i Blues pretendevano in estate.
Posizoni in dubbio anche per Abraham che a Londra piace, ma il grave infortunio ha rallentato molti discorsi. La Roma, però ci proverà senza dubbio.
