Home PROGRAMMI NON SOLO ROMA Non solo Roma – Puntata di Martedì 21 Novembre 2023

Non solo Roma – Puntata di Martedì 21 Novembre 2023

Non solo Roma con Elisa Mariani – Puntata di Martedì 21 Novembre 2023

Il Lazio non è una città per i millenials: la nuova ricerca Istat-Intesa S.Paolo

Ospite in collegamento dott. Roberto Giuliano, sociologo

Costo della vita troppo alto, inflazione, stipendi troppo bassi: vivere nel Lazio sembra essere sempre più difficile per i Millenials. Parliamo della generazione nata tra il 1980 e il 1996, dunque i giovani intorno ai 30 anni: prima generazione digitalizzata, diplomati, laureati, con master e specializzazioni varie, ma in evidente difficoltà. La causa principale risiede ancora una volta nel lavoro: almeno uno su tre ha una buona qualifica, ma circa l’80% ha un contratto di lavoro non stabile e dunque che non garantisce sicurezza e stabilità.

Leggi anche: Ansia, paura e solitudine: cosa sta accadendo ai ragazzi di oggi?

Secondo la recente ricerca condotta da Inps e Intesa S. Paolo, i 30enni del Lazio hanno un guadagno annuo di circa 11 mila euro: troppo poco per pensare di costruire qualcosa di stabile, come una famiglia, o per acquistare una casa. Insomma, parliamo di giovani brillanti, preparati, ma in questo scenario fortemente demoralizzati e scoraggiati.

Dal punto di vista della formazione, secondo quanto riporta l’Istat, i giovani di 30-34 anni che sono in possesso di un titolo di studio terziario (laurea) sono il 27,4% in Italia contro più del 42% tra i coetanei dei paesi dell’Unione europea. Poche le regioni dove si contano più del 30% di giovani 30-34enni con la laurea: sono 30,6% in Valle d’Aosta, 30,8% in Umbria, 31,3% in Lombardia, 32,4% in Provincia Autonoma di Trento, 32,9% in Molise, 33,2% in Emilia Romagna, ma il Lazio, col suo 35,9%, è quella dove se ne registrano di più.

Vedi anche: Il Lazio non è una regione per 30enni

Voucher natalizi, boom di richieste: è allarme

Ospite in collegamento Francesco Baldini, redazione “Civonline

Servizi sociali preoccupati dal boom di richieste arrivate a Palazzo del Pincio per i Voucher natalizi. In soli quindici giorni, infatti, al Comune sono giunte ben 1080 domande che ora sono al vaglio degli uffici dei Servizi sociali. Come spiega l’assessore Deborah Zacchei, impegnata su più fronti, c’è preoccupazione perché sono numeri indicativi di «una situazione dificile, c’è molto disagio sociale a Civitavecchia. Ci aspettavamo molte richieste – ha sottolineato -, vista la sospensione del reddito di cittadinanza, ma non così tante. Ora gli uffici stanno effettuando tutte le verifiche del caso. Ricevere 1080 domande in 15 giorni è sintomo di una situazione difficile».

Un disagio sociale evidenziato anche dall’emergenza abitativa che colpisce Civitavecchia e a cui l’assessore Zacchei sta cercando di dare una prima risposta. «Abbiamo assegnato altri 8 alloggi – ha detto – e gli uffici, che sono veramente oberati di lavoro, stanno effettuando le verifiche necessarie prima di inviare l’ok all’Ater.

Proprio giovedì avrò un incontro con il commissario straordinario dell’ente di via Don Milani Massimiliano Fasoli e dovremo affrontare diverse tematiche che riguardano l’emergenza abitativa. Penso ad esempio alle case assegnate a marzo con le famiglie ancora in attesa di ricevere le chiavi. Dovremo fare anche il bando per il cambio alloggi e per assegnare i locali alle associazioni». Insomma c’è parecchio di cui parlare con il neo commissario dell’Ater di Civitavecchia.

Ma un altro tema particolarmente attuale è legato all’emergenza migranti perché ad ogni sbarco corrisponde una mole di lavoro non indifferente per i Servizi sociali. Dopo la prima fase, quella dell’accoglienza, al Comune resta la responsabilità dei minori non accompagnati. Ad oggi dai vari sbarchi sul territorio sono arrivati in città 174 minori, ne sono rimasti in carico 74 di cui 20 sono sul territorio e 54 fuori.

Ben 100, invece, sono usciti dalla competenza del Pincio. Dall’ultimo sbarco, quello dalla Geo Barents, alla città sono stati affidati 16 minori non accompagnati, ben 9 di loro si sono già allontanati. «Si tratta di una situazione un po’ al limite – ha concluso l’assessore Zacchei – e le difficoltà del territorio sono ben note, non le abbiamo mai nascoste».

Sanità, “terapia antalgica, fiore all’occhiello della Asl”

«Il centro di Terapia antalgica è tra i servizi più apprezzati dagli utenti non solo per le prestazioni di alta qualità erogate ma anche per la sensibilità e l’umanità di tutto il personale che si prende cura di pazienti che soffrono per gravi dolori, per i quali spesso da anni sono alla ricerca di una cura. Un disagio che li prova fisicamente ed emotivamente.

Il binomio empatia e alta qualità delle cure fa sì che il Centro sia un fiore all’occhiello per la nostra Asl e non solo». È quanto sottolineato dal direttore generale della Asl Rm4 Cristina Matranga, alla luce del recente risultato importante messo a segno dall’equipe guidata dal dottor Ezio Amorizzo, che ha eseguito un delicato intervento di impianto di neurostimolatore midollare su una paziente portatrice di pacemaker.

Un intervento poco comune e che per la prima volta è stato eseguito al San Paolo di Civitavecchia. «Impiantare un neurostimolatore midollare su un paziente portatore di pacemaker – ha spiegato Amorizzo – è una procedura molto delicata, poco comune e che richiede un approccio muldisciplinare per far sì che risulti sicura e efficace. La paziente in questione si presentava con un severo dolore neuropatico agli arti inferiori che le impediva di svolgere anche le funzioni motorie più basilari.

Dopo un’attenta analisi del caso abbiamo deciso che la soluzione alla sua patologia era senz’altro il ricorso al neurostimolatore midollare, abbiamo così coinvolto i colleghi della Uoc Anestesia e cardiologia e studiato insieme l’approccio più appropriato».

L’intervento, come spiegano dalla Asl, è stato eseguito con successo e per l’equipe ha significato acquisire una nuova competenza da poter offrire alle centinaia di pazienti che afferiscono al Centro di terapia antalgica per ricevere prestazioni all’avanguardia capaci di migliorare la loro qualità di vita. «Nel 2022 – ha aggiunto Amorizzo – abbiamo visitato 1.775 pazienti e eseguiti 81 interventi di alta complessità e da gennaio a oggi i soli interventi ad alta complessità sono 98. Un segnale di crescita importante e della fiducia che i pazienti ripongono nel nostro servizio».

Nato nel 2017, al centro della Asl Roma 4 afferiscono ormai persone da tutta Italia, in ultimo un paziente residente a Lecco, e questo anche perché il Centro di terapia antalgica si è dotato anche del controllo a distanza dei neurostimolatori, un particolare ausilio che facilita i pazienti, non solo quelli lontani fisicamente ma anche quelli che hanno difficoltà negli spostamenti.

«Siamo il primo centro nel Lazio per l’utilizzo del controllo da remoto dei neurostimolatori – ha continuato lo specialista – questo ci permette, una volta impiantato il dispositivo, di controllarlo, rimodularlo e all’occorrenza riprogrammarlo senza dover far spostare il paziente.

Questo non solo migliora l’aspetto di compliance della cura ma ci permette di seguirli a distanza senza il disagio causato dagli spostamenti. Infine, è la realizzazione del principio di medicina di prossimità che ha come obiettivo semplificare l’acceso alle cure avvicinando la medicina al paziente».

Cultura, i giovedì dell’archeologia nel segno della collaborazione

Lo fa nella location, che si sposta dalla biblioteca comunale alla sala conferenze della Fondazione Cassa di Risaparmio di Civitavecchia. Lo fa nell’organizzazione, che quest’anno vede la sinergia tra associazioni alla base dell’iniziativa: in campo, infatti, il Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia, il Gruppo Archeologico Romano – Sezione “Ulpia” di Civitavecchia e l’Associazione Archeologica “Centumcellae” di Civitavecchia, sostenute dalla Fondazione Cariciv.

E lo fa anche nel tema ricercato: l’edizione che si apre giovedì 23 novembre alle 17, infatti, sarà incentrata esclusivamente su Civitavecchia, sulla sua storia e i suoi monumenti.

«Fare squadra garantisce qualità e percorso migliore – ha commentato la presidente della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco – è un onore ospitare questo programma, e spero che Civitavecchia, e la sua storia, riescono ad entrare sempre più nei circuiti turistici».

«Perché abbiamo un ricco patrimonio – ha aggiunto il presidente di Centumcellae Carlo Alberto Falzetti – Civitavecchia è ancora troppo sottovalutata. Grazie alla Fondazione, anima culturale di questa città».

«Il cuore di questa iniziativa è la rivalutazione del ruolo di Civitavecchia, dal punto di vista storico ed architettonico – ha aggiunto Sara Panico per il Gar – con questo programma contiamo di aggiungere altri piccoli tasselli per ricostruire la nostra storia».

Particolarmente soddisfatta la direttrice del Museo Lara Anniboletti, che ha spiegato come il calendario inizierà a novembre, per terminare ad aprile, «due volte al mese, focalizzandoci sulla nostra città – ha spiegato – e coinvolgendo anche i più giovani».

Ricercatori, accademici, archeologi ed esponenti di associazioni culturali locali faranno il punto sulle novità delle indagini storiche e archeologiche connesse a Civitavecchia e al suo territorio nei secoli, dalla fase etrusca e romana fino ad arrivare al Rinascimento, senza tralasciare la storia delle ricerche e della collezione archeologica del Museo Civico, fino a trattare i più recenti aspetti connessi alla comunicazione digitale in ambito archeologico.