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Ansia, paura e solitudine: cosa sta accadendo ai ragazzi di oggi? – IL SERVIZIO

Perché i nostri bambini e i nostri adolescenti sono sempre in ansia? La domanda è in apparenza banale e i genitori dovrebbero porsela più spesso

Qui la copertina che introduce al tema della puntata di Extra del 20 novembre 2023: “Ansia, paura e solitudine: cosa sta accadendo ai ragazzi di oggi?”

Come stanno i nostri bambini e i nostri adolescenti? La domanda è solo in apparenza banale e forse i genitori dovrebbero porsela un po’ più spesso, al di là dei convenevoli che si scambiano troppo velocemente quando ci si incrocia a tavola. Perché secondo i dati diffusi da Telefono Azzurro in occasione dell’ultima giornata dell’infanzia e dell’adolescenza, il 21% dei giovani si sente in ansia ma un ragazzo su tre “si vergogna” di chiedere aiuto a un esperto di salute mentale: sono dati drammaticamente reali ma inevitabilmente sottostimati, dal momento che si riferiscono alle richieste di auto che giungono ogni giorno al centralino dell’associazione che da decenni è un punto di riferimento per i bambini in difficoltà.

Ma poiché anche trovare la forza di chiamare per chiedere aiuto deve essere tanta, gli esperti temono che questi dati siano solo la punta dell’iceberg.

Il trend però è in crescita e se da una parte è sbagliato generalizzare sulle cause, almeno un fattore acceleratore è già stato individuato: l’utilizzo sempre più massiccio e pervasivo delle tecnologie digitali, che evidentemente non comporta solo una trasformazione nel modo di comunicare ma anche un impatto sulla salute mentale di tutti, adulti ma appunto anche giovanissimi. E proprio loro, ovviamente, sono i più fragili: quando trovano il coraggio di chiamare per chiedere aiuto, snocciolano tutti le stesse sensazioni.

Ansia e vergogna di chiedere aiuto

Si sentono costantemente sotto stress, in ansia, ma non hanno nessuno in grado di ascoltarli e di capirli anche perché vivono un altro aspetto con angoscia: l’idea di doverne parlare con uno psicologo li fa vergognare.

In questo silenzio, si costruiscono una gabbia di solitudine che spesso nei casi più gravi sfocia anche in comportamenti autolesionistici o in disturbi come anoressia e bulimia ma che nella quotidianità spinge questi giovani verso una tempesta di sentimenti che vanno dall’ansia alla paura del futuro, da senso di inadeguatezza alla paura di non essere compresi.

Per rivedere la puntata integrale clicca qui: PUNTATA EXTRA.