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Il Lazio non è una regione per 30enni

Li chiamano i Millenials, sono coloro che fanno parte della generazione nata tra il 1980 e il 1996, prima generazione digitalizzata: più di uno su tre è laureato, ma oltre l’80% di loro ha firmato un contratto di lavoro atipico, dunque non stabile. Il guadagno annuo è in media di 11.675 euro lordi: una miseria per mantenere una famiglia, che infatti per molti rimane un sogno. La recente ricerca pubblicata da Istat e Intesa S. Paolo mette in luce che il Lazio non è dunque una regione per Millenials. Dal punto di vista della formazione i giovani di 30-34 anni che sono in possesso di un titolo di studio terziario (laurea) sono il 27,4% in Italia contro più del 42% tra i coetanei dei paesi dell’Unione europea. Poche le regioni dove si contano più del 30% di giovani 30-34enni con la laurea, ma il Lazio, col suo 35,9%, è quella dove se ne registrano di più. Eppure la loro condizione lavorativa è tutt’altro che rosea, essendo molto spesso sfruttati, nonostante il titolo di studio conseguito.