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Sciopero mezzi Roma, metro A e B/B1 attive: chiusa la metro C

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Lo sciopero dei trasporti a Roma oggi, venerdì 17 novembre, prosegue. Nuova giornata di passione per i pendolari romani, che fino alle 13 dovranno fare i conti con le possibili chiusure e interruzioni delle linee bus, metro e treni.

Il servizio della metro A, della metro B/B1 è attivo mentre la metro C è chiusa. Lo fa sapere Roma Servizi per la Mobilità riguardo alla situazione del trasporto pubblico a Roma nel giorno dello sciopero. Possibili, inoltre, riduzioni di corsa per i mezzi di superficie e la ferrovia Termini-Centocelle.

Sciopero mezzi Roma, cosa c’è da sapere

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Lo sciopero dei trasporti a Roma è iniziato alle 9 e finità alle 13. Durante lo sciopero di oggi, inoltre, potrebbero verificarsi limitazioni nei servizi. Nelle stazioni aperte, potrebbe non essere garantita l’operatività delle scale mobili, ascensori e montascale. Il servizio delle biglietterie potrebbe non essere disponibile, mentre i parcheggi di interscambio rimarranno attivi. I bike box delle stazioni chiuse, ad eccezione di Ionio, saranno inaccessibili. Tuttavia, il servizio di biglietterie online proseguirà senza interruzioni.

Oggi manifestazione a Piazza del Popolo

Non solo lo sciopero dei mezzi, a Roma oggi va in scena a Piazza del Popolo la manifestazione dei sindacati. “Lo sciopero generale è confermato. Il 17 novembre nel Lazio si fermeranno le lavoratrici e i lavoratori di tutti i settori, pubblici e privati per l’interno turno lavorativo ad eccezione del settore del trasporto, per il quale le ore di sciopero vengono ridotte a causa della precettazione imposta dal Ministero dei Trasporti e dal Governo”, hanno fatto sapere.

I sindacati hanno spiegato i motivi della manifestazione: “Manifesteremo per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro alle giovani generazioni. Saremo in piazza anche per difendere le libertà sindacali e il diritto di sciopero dagli attacchi di chi criminalizza e crea un clima di odio verso le lavoratrici e i lavoratori che volontariamente decidono di rinunciare a una parte del proprio stipendio per esprimere il proprio dissenso”.