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Aperto per Ferie – Puntata di Mercoledì 9 Agosto 2023

Aperto per Ferie con Elisa Mariani – Puntata di Mercoledì  09 Agosto 2023

RITORNO AL LAVORO MISTO PER I MEDICI PEDIATRI, ARRIVA LA PROPOSTA DELLA SIP. MA IL SICUPP SI OPPONE: “MODELLO ANACRONISTICO, PEGGIORA LE PERFORMANCE DEI MEDICI”

Ospite in collegamento dott. Giovanni Cerimoniale, medico pediatra

Bilanci di salute, screening e vaccinazioni. Negli ultimi anni la Pediatria di Famiglia ha progressivamente arricchito l’attività di medicina d’iniziativa e di prevenzione, patrimonio peculiare della categoria che evidenzia sempre di più la differenza rispetto all’attività del pediatra ospedaliero.

Strumenti e obiettivi per molti aspetti diversi che scoraggiano un ritorno al lavoro misto, quello svolto in parte in ospedale e in parte sul territorio come avveniva negli anni Novanta. Secondo i pediatri della SICuPP (Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche), infatti, un modello di questo tipo determinerebbe un peggioramento delle performance complessive del sistema e una minore tutela della salute dei bambini. Si indebolirebbe, inoltre, il rapporto di fiducia fra il curante e la famiglia che trova il suo fondamento nella scelta del medico convenzionato.

Molti Pediatri di Famiglia, infine, sono in grado di erogare prestazioni, anche attraverso gli strumenti del Point of Care, che, se adeguatamente valorizzati e integrati nel sistema, ridurrebbero il carico di lavoro degli ospedali, in un momento storico di sofferenza della sanità in cui la razionalizzazione della rete ospedaliera potrebbe evitare sprechi e duplicazione dei servizi.

“Prendiamo atto con preoccupazione della proposta che la SIP, la Società Italiana di Pediatria, ha inviato al tavolo del Ministero della Salute sul riordino delle cure pediatriche, una proposta che non è stata in alcun modo condivisa con SICuPP, in quanto società affiliata” dichiara Paolo Becherucci, presidente SICuPP. “Fermo restando che non è compito di SICuPP, in quanto società scientifica, entrare nel merito della questione della tipologia di contratto di lavoro e di rapporto con il SSN, non possiamo esimerci da esprimere forti dubbi sull’impatto che i cambiamenti proposti da SIP potrebbero determinare sull’assistenza ai bambini” prosegue Becherucci.

La SICuPP auspica, quindi, un sistema in cui ciascun pediatra abbia un ruolo definito e non svolga alternativamente due mestieri diversi e in cui siano realmente applicati dei PDTA (Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali) condivisi. Un sistema in cui sia facilitato l’interscambio delle informazioni tra ospedale e territorio finalizzato a migliorare le cure dei bambini con patologia acuta e cronica. Un sistema in cui sia sempre possibile con l’osservazione breve ospedaliera una diagnosi ed una terapia tempestiva, seguita dal reinvio precoce del bambino al proprio Pediatra di Famiglia, riducendo i tempi di ricovero e garantendo un adeguato follow-up sul territorio.

“Il Pediatra di Famiglia è uno specialista: qualora ricorra ad un secondo livello, necessita di consulenze e prestazioni avanzate, quindi, ben venga un ospedale efficiente e ad alta competenza” fa sapere Becherucci. “Leggendo il DM 77 del 2022 (il decreto del Ministero della Salute che definisce i modelli e gli standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale) abbiamo il dubbio che tali prestazioni avanzate possano essere presenti nelle piccole Case di Comunità, tenendo conto che il pediatra di libera scelta necessita di riferimenti specialistici di secondo livello che si occupino prevalentemente dell’età evolutiva” sottolinea il presidente SICuPP.

In conclusione, quindi, la SICuPP non condivide assolutamente il documento di riordino dell’assistenza pediatrica, così come proposto dalla SIP, e sollecita una riflessione del mondo ospedaliero e universitario, sulle reali cause dell’esodo dei medici verso il territorio e sulle motivazioni che spingono i giovani specializzati a non scegliere di lavorare in ospedale, sebbene si stia profilando un eccesso di pediatri rispetto alle esigenze del sistema.

AD ALLUMIERE L’EVENTO Più ATTESO DELL’ANNO: “Il PALIO DELLE CONTRADE”

Ospite in collegamento Luigi Landi, sindaco di Allumiere

Sei contrade a contendersi il Palio sul dorso d’asino, il corteo storico in costume cinquecentesco e il carroccio trainato dai buoi della Maremma, è il Palio delle Contrade di Allumiere, delizioso borgo sul monte Elceto (monti della Tolfa) ad un’ora e mezza da Roma.

Il Palio delle Contrade risale all’inizio del 1500, quando il senese Agostino Chigi, appaltatore delle miniere di allume dalle quali Allumiere trae il nome, riprodusse il folklore tipico di Siena nelle corse sugli asini nel piazzale antistante lo stabilimento.

Sono coinvolti anche altri paesi del Lazio, dell’Umbria e della Toscana, per i costumi, gli asini e gli sbandieratori.

Dal 1965 il Palio delle Contrade inizia la prima domenica dopo il 15 agosto in onore della patrona del paese, la Madonna Assunta in Cielo.

Il sabato c’è la “provaccia”, il giro di prova degli asini in gara la domenica mattina al Palio, che ha inizio dopo la Messa, la benedizione degli asini e la loro “punzatura” (numerazione).

La sfilata storica in costume cinquecentesco coinvolge oltre duecento figuranti: dame, cavalieri, armigeri, fantini, sbandieratori, trombettieri e tamburini che rappresentano le sei Contrade che si contendono il Palio in Piazza della Repubblica.

Durante la sfilata, l’esibizione degli sbandieratori coinvolge i giovani di Allumiere nei panni degli alfieri con i colori della propria contrada.

Ogni contrada allestisce un palco e, tra cori, canti e sberleffi, inizia la corsa degli asini montati a pelo (senza sella) per aggiudicarsi il palio o Cencio, fatto a mano da pittori locali su temi d’ogni genere.

Aggiudicato il “cencio”, la festa continua fino a tarda notte nella piazza della contrada vincitrice. Le sei contrade di Allumiere, Ghetto, Burò, Polveriera, La Bianca, Nona e Sant’Antonio, organizzano degustazioni di prodotti tipici locali con musica e danze popolari.

 

TRA CIVITELLA CESI E BLERA UN’ESTATE RICCA DI APPUNTAMENTI CULINARI E MUSICALI

Ospite in collegamento Daniele Ridolfi, assessore alla Cultura di Blera

Dall’11 al 14 agosto 2023, si svolge nell’antico borgo di Civitella Cesi, frazione di Blera, la XXVI Sagra delle Fettuccine al Tartufo e dei prodotti tipici locali.

Una lunga tavolata accoglie turisti e curiosi per gustare le prelibatezze gastronomiche a base di tartufo, carne maremmana, olio extra vergine di oliva, ottimo vino, tutto rigorosamente del luogo. I festeggiamenti sono arricchiti da un nutrito programma musicale che anima il borgo.

Blera in Rock giunge invece alla sua XV edizione: una festa nata nel 2007 con l’intento di promuovere la buona musica nel territorio e allo stesso tempo creare aggregazione.
Un’iniziativa che da quindici anni a questa parte movimenta l’Estate Blerana con il Rock, i giochi popolari in piazza, lo stand gastronomico e un fantastico staff.
Insomma, un appuntamento per gli amanti della buona musica, del buon cibo e del divertimento.

Due appuntamenti tra Civitella Cesi e Blera, dunque, incentrati non solo sul buon cibo, ma anche sul divertimento, sempre nell’ottica di una profonda valorizzazione del territorio.