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Aifa: tra scandali e omissioni

Questa è la settima puntata dedicata alle inchieste di Bergamo e di “Fuori dal coro” (Trovi la prima puntata qui, la seconda qui, la terza qui, la quarta qui, la quinta qui e la sesta qui).

«Non è stato giusto abbandonarci, non è stato giusto tacere, far finta che nulla fosse successo». Maurizio Karra, antropologo e giornalista di Palermo, a cui è stata amputata la gamba destra a causa di una trombosi che si è sviluppata dopo la prima dose contro il Covid.

«Io avevo chiesto di essere vaccinato con Pfizer perché già in quel periodo c’erano notizie di casi di trombosi, ma purtroppo il medico vaccinatore mi disse che dato che non avevo particolari patologie, dovevo fare Astrazeneca. Il risultato è stato che pochi giorni dopo ho perso sensibilità al piede destro e nel giro di poco tempo hanno dovuto amputare dal femore in giù».

Astrazeneca

Iniziamo così questa puntata in cui passeremo in rassegna tutti gli ultimi documenti portati alla luce da “Fuori dal coro” nelle ultime puntate e ascolteremo l’intervento del dott.Stramezzi al Covid Summit.

Karra scrive all’Aifa ma Aifa non solo non risponde, ma si preoccupa di insabbiare:

«Essendo giornalista occorre fare molta attenzione».

E poi che sarà mai una gamba amputata, per quelli dell’Aifa poteva andargli molto peggio:

Karra decide di scrivere ad Aifa

“Con tutto il rispetto per il dramma…molti sono morti e altri moriranno”

Eppure 2 mesi prima che Karra si vaccinasse In Europa vengono segnalati 44 casi di trombosi dopo il vaccino Astrazeneca e l’Ema, l’Agenzia Europea, invia una comunicazione ai vari Paesi, Italia compresa, chiedendo di valutare il rapporto rischio beneficio:

Ma in Aifa non viene presa bene, infatti un funzionario commenta:

«Tanto varrebbe buttare direttamente via Astrazeneca».

E un altro rincara la dose:

«Rischia di rallentare drammaticamente il processo di vaccinazioni».

interviene anche il direttore generale Nicola Magrini, l’uomo di Roberto Speranza, che scrive:

«Si sta facendo un allarme drammatico».

I grafici truccati

Insomma, tutti all’Aifa sembrano più preoccupati di salvare il vaccino che le persone. Infatti si preoccupano di truccare i grafici in modo che le reazioni avverse gravi, appaiano 6 volte di meno rispetto alla realtà. Alla segnalazione di un cittadino, Aifa risponde di essere a conoscenza che quel grafico è sbagliato, il motivo? Hanno seguito le direttive:

«L’area del cerchio delle manifestazioni gravi non sia proporzionale, potrebbe essere più piccolo».

Magrini e la Marra fanno a gara per nascondere le reazioni avverse e danno ordini di non rispondere, anche quando gli esperti sottolineano:

“La probabilità di osservare un decesso in un anziano vaccinato da poco è elevata”

Così tutto scompare perfino il numero di reazioni avverse di Astrazeneca, il motivo? Troppe reazioni, il numero era troppo elevato.

“Non ho inserito un ulteriore focus su paralisi facciale e parestesie perché potrebbero esserci gli estremi per un segnale e quindi non mi sembra il caso”

Stesso atteggiamento, quando il Codacons chiede i dati sull’efficacia

“Occorre imparare a non rispondere”.

Correlabile? No indeterminato

I conflitti di interesse di Magrini e i decessi correlati al vaccino che vengono classificati come indeterminati:

“Il decesso è indeterminato ma in realtà è correlabile”.

“Io di solito lo considero non classificabile invece che correlabile”.

Nessuna pietà nemmeno verso i neonati

“Complessivamente 11 segnalazioni sono relative a 9 bambini allattati al seno la cui madre era stata vaccinata”.

Un funzionario propone di togliere il dato da report e il dato scompare.

Nascosti il fallimento vaccinale e l’inefficacia del vaccino, classificati come gravi, ma mai comunicati.

«Al momento c’è incertezza sulla frequenza delle reazioni ad esito fatale nei soggetti dopo la seconda dose».

Anche questo dato scompare dai report che verranno pubblicati, le reazioni sono troppe, 155 in due giorni e Aifa cosa fa? Invece di lanciare un allarme, per camuffare i dati, sostituisce il colore rosso per le reazioni avverse con l’azzurro.

“Meglio sostituire il rosso con un colore meno allarmante”.

All’Aifa sapevano tutto, anche delle trombosi, ma hanno nascosto qualsiasi informazione. Perfino i dati sulle autopsie sulle persone decedute in seguito all’inoculazione.