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Agguato Alatri, due fratelli in caserma: caccia ai mandanti per l’omicidio di Thomas Bricca

Continuano le indagini per risalire a esecutori e mandanti della sparatoria che ha ucciso Thomas Bricca colpito in testa da un proiettile nell’agguato avvenuto lunedì scorso nel centro di Alatri e dichiarato clinicamente morto ieri mattina dopo 40 ore di coma.

I sospetti degli investigatori si concentrerebbero su due appartenenti a una famiglia di sinti-italiani di Frosinone. L’ipotesi è che un gruppo, forse per rivendicare il possesso del territorio di spaccio, si sia rivolto ai killer per regolare i conti.

Ieri sera due fratelli si sono presentati nella caserma dei carabinieri e sono stati interrogati a lungo. I due avrebbero sottolineato di non essere coinvolti nei fatti.

Gli inquirenti vogliono trovare però anche chi avrebbe dato il via all’agguato. Almeno due persone rientrerebbero tra i sospettati come mandanti. Gli spari sono arrivati dopo le risse di sabato e domenica in via Duca D’Aosta poco distante dal luogo dell’agguato. Due uomini con il volto travisato dai caschi hanno aperto il fuoco da uno scooter verso un gruppo di giovani che si trovavano su una scalinata nel centro cittadino. Colpi arrivati da una distanza di circa 25 metri. Troppi probabilmente per centrare un obiettivo preciso. Si pensa infatti che Thomas Bricca possa essere stato attinto dal colpo fatale per errore. Forse per uno scambio di persona

“Sapete tutti chi è stato. Non fate i falsi”, scrive sui social Omar, un amico di origine marocchina della giovane vittima. “Non abbiamo mai avuto bisogno di pistole o cose del genere. Abbiamo sempre cercato di chiarire perché sapevamo che ogni persona ha una madre dietro e una famiglia e dei sentimenti. Questo me lo ha insegnato lui per non essere troppo impulsivo. Ora voglio solo giustizia in qualsiasi maniera”. (eg)