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Agguato di Alatri, Thomas Bricca non ce l’ha fatta: si stringe il cerchio sui sospettati

immagine profilo Facebook Paolo Bricca

Non ce l’ha fatta Thomas Bricca, il 18enne colpito alla testa da un colpo di pistola mentre si trovava davanti a un locale nel centro di Alatri in provincia di Frosinone. Il giovane ricoverato al San Camillo nella mattina di oggi, mercoledì 1 febbraio, è stato dichiarato clinicamente morto. Lo rende noto la direzione del San Camillo.

La comunicazione ufficiale della direzione sanitaria spegne le speranze per Thomas dopo che ieri sera si era diffusa la notizia che il 18enne fosse in condizioni gravissime ma stabili

La nota del San Camillo: “Clinicamente morto”

“Il paziente, ricoverato dalla giornata di ieri in gravissime condizioni per una lesione cerebrale imponente da colpo d’arma da fuoco, in condizioni stabili con presenza di minima attività elettroencefalografica residua, – si legge nella nota dell’ospedale – nella mattina di oggi, ripetendo il controllo elettroencefalografico, ha presentato le caratteristiche del coma irreversibile con elettroencefalogramma piatto per assenza di attività elettrica cerebrale. Trattandosi di paziente clinicamente morto, si è riunita una commissione medica aziendale per la certificazione della morte, come prescritto dalla legge”.

Le indagini: caccia a 4 sospettati

Proseguono le indagini per ricostruire quanto accaduto la sera della tragedia. Al momento sono quattro i sospettati con diversi gradi di coinvolgimento ma il numero potrebbe aumentare. L’ipotesi degli investigatori è che oltre alle due persone arrivate sullo scooter da cui sono partiti i colpi che hanno ucciso lo studente, ci siano anche altre persone che potrebbero dover rispondere di quanto accaduto. Secondo quanto detto dal procuratore di Frosinone, Antonio Guerriero, all’agenzia LaPresse chi ha sparato da una distanza di 25 metri ferendo Thomas Bricca, “difficilmente puntava a uccidere quel ragazzo”.

Non solo gli inquirenti credono che possa essersi trattato di uno scambio di persona. Sono gli stessi amici a parlare di un errore. Thomas sarebbe stato colpito perché indossava lo stesso giubetto del possibile vero obiettivo.

“L’ipotesi sulla quale lavoriamo è quella dei contrasti tra bande  – ha spiegato il procuratore – anche per le modalità dell’agguato, scaturito non a seguito di una discussione e quindi verosimilmente legato a una situazione pregressa”. (eg)