Home NOTIZIE ATTUALITÀ Lucha y Siesta, Slitta processo sull’occupazione abusiva. Ilaria Cucchi: “Realtà da difendere”

Lucha y Siesta, Slitta processo sull’occupazione abusiva. Ilaria Cucchi: “Realtà da difendere”

Le attiviste della Casa delle donne Lucha y Siesta hanno manifestato ieri, martedì, davanti al tribunale di Roma quando si è tenuta l’udienza che vede imputata la presidente con l’accusa di occupazione abusiva dello spazio di via Lucio Sestio. Il processo a carico dell’associazione però è slittato al 26 aprile.

L’immobile era precedentemente di proprietà dell’Atac e dal 2008 invece è passato sotto la proprietà dell’associazione. Era stato messo all’asta durante il concordato fallimentare della partecipata al trasporto pubblico.

“Essere qui è la sconfitta delle istituzioni – ha detto la senatrice Ilaria Cucchi, presente al presidio – istituzioni che perdono quando, per far fronte alle loro lacune, si servono delle associazioni antiviolenza senza riconoscerne il ruolo fondamentale”. L’appuntamento era a piazzale Clodio per protestare contro la decisione di rinviare a giudizio la presidente e portare la questione in aula.

“Lancio un appello alla Regione Lazio –  ha detto Cucchi – affinché si attivi per sostenere e tutelare questa esperienza”. Martedì mattina sono scesi in piazza anche rappresentanti di altre attività che si battono per la tutela dei diritti delle donne e contro la violenza di genere, come Be free cooperativa, Differenza donna, Casa Internazionale delle Donne, Aps Scosse, Ponte donna, ActionAid, Aidos, Non Una di Meno e la rete nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re.

“Vogliamo la chiusura del procedimento in corso e il riconoscimento di una storia unica che è ormai emblema di tutta la città – dicono da Lucha y Siesta – vogliamo fondi per il sistema antiviolenza che combatte ogni giorno con carenze strutturali ormai inammissibili la cui risoluzione non può attendere oltre. L’udienza è stata rinviata al 26 aprile ma l’urgenza di agire, prendere parola e finalizzare il riconoscimento in Regione Lazio di Lucha y Siesta rimane”.