Durante l’ultimo convegno organizzato dalla Conferenza episcopale del Lazio sul tema della ludopatia sono mersi dei numeri interessanti. Lo scorso anno nella Regione Lazio sono stati puntati 11 miliardi e 568 milioni di euro, 2.019 per ogni abitante. Quest’anno, non appena verranno diffusi i dati, emergerà che nel 2022 saranno circa 15 miliardi gli euro puntati. Una situazione che sta piano piano peggiorando.
Per l’industria del settore questo è un volume d’affari consistente che ha generato 839.294.000 euro di profitti, grazie alle 378 sale gioco dislocate nelle 5 province con 5.700 slot machine installate.
Il gioco si divide in due categorie: gioco fisico e online. Complessivamente nel 2021 hanno registrato un aumento di 3 miliardi e 22 milioni di euro rispetto al 2020, tornando quindi ai dati pre-Covid. Soprattutto nel gioco online si è visto un incremento non indifferente. Ha visto un volume di 4 miliardi e 42 milioni di euro nel 2019, con un lieve calo durante il lockdown e, quando si è tornati ad uscire, si è tornati a giocare, ma molto di più online rispetto alla presenza.
Parlando di chi gioca, nel Lazio se ne contano circa 18.000 problematici. Con questo termine si intende un profilo patologico del giocatore. Il numero è piuttosto alto ed è un fenomeno su cui è necessario portare l’attenzione.
