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Anziana travolta e uccisa da un suv mentre andava al cimitero a trovare la figlia: chiesto processo

Stava andando al cimitero per portare i fiori sulla tomba della figlia quando è stata investita da un fuoristrada. Lina Cappelletti è morta in ospedale a 88 anni il 10 marzo scorso poche ore dopo l’incidente avvenuto a Manziana in provincia di Roma. Ora la Procura di Civitavecchia ha chiesto il processo per l’automobilista, un 73enne della provincia di Viterbo, che causò il decesso. Nei suoi confronti l’accusa è di omicidio stradale. L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 23 febbraio.

L’incidente

Lina Cappelletti, nonostante l’età avanzata, godeva ancora di ottima salute ed era in gran forma, totalmente autosufficiente. Ogni giorno si recava in cimitero per rendere visita alla figlia prematuramente scomparsa e per tenere in ordine la sua tomba. Ironia del destino, quel maledetto giovedì mattina l’anziana era diretta proprio qui. La signora a piedi per raggiungere il camposanto, ha attraversato via dei Platani, in corrispondenza delle strisce pedonali quando l’auto condotta dal 73enne una Mitsubishi Pajero l’ha travolta. Sull’asfalto non sarebbero stati trovati segni di frenata.

Il decesso in ospedale

La donna è stata trasportata d’urgenza in ambulanza dai sanitari del 118 in condizioni critiche all’ospedale di Bracciano ma, nonostante tutti i tentativi dei medici di salvarla, è deceduta poche ore dopo a causa dei gravi politraumi fratturativi ed emorragici riportati, in particolare al capo e nella regione pelvico addominale, nel tremendo impatto con il cofano e il paraurti del Suv prima, e nella rovinosa caduta a terra poi, come confermato dall’autopsia disposta dal magistrato.

L’automobilista è stato subito iscritto nel registro degli indagati e ora, sulla base dei rilievi effettuati dalla polizia locale di Manziana e del loro rapporto, delle testimonianze acquisite e della consulenza cinematica, il Sostituto procuratore ne ha chiesto il processo.

I familiari di Lina Cappelletti, che ha lasciato un figlio, quattro amatissimi nipoti e due sorelle, per fare piena luce sui tragici fatti, tramite il consulente legale Matteo Cesarini si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che ha anche messo a disposizione come consulente tecnico di parte per i propri assistiti per le operazioni autoptiche il medico legale dott. Antonio Oliva, con la collaborazione dell’avv. Lorenzo Marcovecchio. Attraverso Studio3A, i congiunti della vittima sono già stati integralmente risarciti dalla compagnia di assicurazione della vettura, ma adesso si aspettano per la loro cara un po’ di giustizia anche in sede penale. (eg)