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La Sapienza, occupata Villa Mirafiori per protesta: «Ascoltiamo le lezioni seduti a terra o dal corridoio»

«Dopo due anni di pandemia in cui il problema degli spazi era rimasto latente, oggi è riemerso diventando un’emergenza»

Gli studenti di Villa Mirafiori hanno occupato la sede distaccata della facoltà di Lettere e Filosofia de La Sapienza. Questo è quanto accaduto nella giornata di ieri, dove alcuni studenti chiedevano “Vogliamo più spazio!”.  Questo non è un capriccio, ma un grido verso un qualcosa che è inagibile dal 2019, ovvero la struttura al terzo piano. Sono circa 20 le aule che non possono ancora essere utilizzate perché rimaste danneggiate dal crollo del soffitto.

Gli studenti però lamentano di aule sempre troppo affollate. «Dopo due anni di pandemia in cui il problema degli spazi era rimasto latente, oggi è riemerso diventando un’emergenza» dice Federico, 22 anni, studente di Filosofia che ieri stava manifestando con i suoi compagni. Invece Elettra Luna Lucassen di 20 anni accende i riflettori su un altro problema. «Ascoltiamo le lezioni seduti a terra o dal corridoio»

Quello che si chiede è perciò «l’apertura di un tavolo permanente per un serio investimento sulle infrastrutture, per la ricerca di spazi e la riapertura del terzo piano», dice Francesca Lini, studentessa di Lettere e portavoce di Cambiare Rotta.

Al momento la situazione è questa: c’è la promessa di un incontro, ma non si ha una data precisa. Di fatto la protesta venerdì si sposterà nella città universitaria.