Sempre più italiani vanno dallo psicologo, anche se altrettanti non possono consultarlo per motivi economici. I dati emergono dall’indagine condotta dall’Istituto Piepoli per conto del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop) e presentata durante il convegno ’35 anni dalla legge della professione psicologica’, che si è tenuto a Roma.
Per circa il 90% delle persone che si rivolgono a uno psicologo, l’aiuto psicologico ha un impatto positivo sulla loro vita, con il 30% che lo ritiene molto utile e il 58% abbastanza utile. Inoltre, il 34% degli italiani ha dichiarato di aver fatto almeno una visita a uno psicologo durante la propria vita, rispetto al 32% registrato solo nel settembre 2023.. Secondo questa ricerca, l’opinione pubblica sta migliorando progressivamente nei confronti degli psicologi, almeno secondo il 56% del campione intervistato.
Psicologo, gli italiani credono sia utile
L’indagine sottolinea che l’89% degli italiani crede che la consulenza psicologica possa essere molto o abbastanza utile per superare momenti di stress e disagio. Inoltre, il 70% degli intervistati ritiene che oggi ci sia una maggiore consapevolezza dei problemi psicologici rispetto al passato.
Psicologo, 5 milioni di italiani non possono andarci per motivi economici
Per i tanti italiani che vanno dello psicologo, altrettanti non possono andarci. L’allarme lo lancia presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop), David Lazzari, in apertura del convegno ’35 anni dalla legge della professione psicologica’, in corso a Roma: “Un adulto su 3 e 2 giovani su 5 vivono situazioni di disagio, ma in Italia mancano psicologi nella scuola, nelle cure primarie, nei servizi delle Asl e negli ospedali. Sono 5 milioni gli italiani che non accedono all’aiuto psicologico perché non possono pagare di tasca propria. Sette giovani su 10 non ricevono l’aiuto di cui avrebbero bisogno, con pesanti ricadute sul presente e sul futuro”.
Ha aggiunto: “Trentacinque anni fa, dopo 21 di battaglie parlamentari – ricorda Lazzari – veniva finalmente regolata la professione psicologica. Una comunità professionale che è cresciuta in quantità, con oltre 130mila componenti, ma anche in fiducia verso la popolazione, con il +62% di richieste nel privato negli ultimi anni, e in immagine sociale. Una comunità che però oggi denuncia una situazione di non risposta e di pericolosa sottovalutazione rispetto ai bisogni psicologici della popolazione”.