Si chiama la Casa di Chiara il progetto inaugurato oggi a Roma, ispirato alla testimonianza di Chiara Corbella Petrillo, che accoglie e assiste gratuitamente famiglie e donne che affrontano gravidanze con patologie prenatali che minacciano la salute del bambino e/o della madre.
Un luogo per aiutare le famiglie e le donne che necessitano di terapie ospedaliere specialistiche e di operazioni chirurgiche intrauterine. All’inaugurazione avvenuta oggi a Roma erano presenti all’evento istituzioni, autorità civili e religiose, familiari di Corbella, e rappresentanti di Pro Vita & Famiglia Onlus e della Fondazione il Cuore in una Goccia, enti che promuovono questa iniziativa.
Gravidanze patologiche, una casa in aiuto di donne e famiglie
Ha commentato il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci, delegata dalla Presidenza del Consiglio: “Questa iniziativa è la concretizzazione del diritto di ciascuna vita ad essere protetta, con attenzione, con capacità, con la voglia e il desiderio di proteggere la vita quando è in uno stato di fragilità. Dunque grazie a tutti coloro i quali si stanno spendendo, con questo progetto, per difendere la cosa più preziosa che abbiamo: la vita, che è tale dal concepimento fino al momento della morte. Proteggere la vita è un dovere di tutti”.
Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani ha mandato i suoi saluti tramite la sua consigliera giuridica Raffaella Bonsangue. “Penso a tutte le persone, tutti i genitori che vivono le fatiche delle gravidanze difficili, che poi affrontano il calvario delle distanze, dei problemi delle strutture ospedaliere – ha invece affermato monsignor Benoni Ambarus, vescovo ausiliare della Diocesi di Roma per l’ambito della diaconia della carità – E’ come se la vita avesse bisogno di un’enorme sala parto – ha aggiunto – un enorme luogo, non fisico, dove dare e ricevere amore. In piccolo, tutto ciò accade con questa struttura, la cui realizzazione ha sicuramente richiesto quella che io chiamo la ‘testardaggine dell’amore'”.