Home NOTIZIE ATTUALITÀ Stupro alla Garbatella, “basta violenze” urlano le donne scese in piazza

Stupro alla Garbatella, “basta violenze” urlano le donne scese in piazza

Non il degrado del quartiere, il vero problema è la violenza di genere. Così le donne del collettivo “Una volta per tutte”, scese in piazza a Garbatella, quartiere nel quale si è consumato uno stupro venerdì scorso, hanno fatto sentire la loro voce. Un coro durato un’intera serata, durante la quale si sono alternate voci e proteste, idee e sentimento di ribellione.

Un centinaio di persone hanno riempito la piazza, Nadia Bagni, una delle organizzatrici, ha ribadito che “siamo arrabbiate ma felici di essere qui, le parole riportate da Repubblica. Un’altra donna, Maria, aggiunge: “Si parla dell’avvenimento quando accade, ma poi il rischio è che si dimentichi tutto. Una delle parole che appartiene al nostro collettivo è sorellanza, dobbiamo essere pronte a reagire ed essere qui stasera è fondamentale non solo per questo quartiere ma per tutte le donne”.

E ancora: “Il fatto che le donne denuncino, parlino, deve diventare sempre più forte. Le donne devono camminare libere, non devono avere paura e le mamme dei figli maschi devono trasmettere il rispetto per tutti e soprattutto per le donne”.

A margine della serata, ai cronisti presenti, ha parlato anche Amedeo Ciaccheri, presidente dell’VIII Municipio: “È importante questa convocazione autonoma della rete femminista territoriale e delle donne di Garbatella che dimostra la solidarietà attiva sul territorio. Solidarietà nei confronti della vittima che ribadisco e che si sta mostrando concretamente attraverso i sevizi di sostegno. Adesso la priorità è che le indagini portino all’individuazione del colpevole. La questione fondamentale è la violenza di genere e riguarda tutti, ci sono uomini che odiano le donne e nessuno può girarsi dall’altra parte. Garbatella non è il bronx ma un quartiere in una città che deve dimostrare tolleranza zero verso la violenza di genere e questo si fa rafforzando prima di tutto le reti territoriali di prevenzione e contrasto”, ha concluso.

G.