Home NOTIZIE ATTUALITÀ Tavolini selvaggi, controlli a tappeto in Centro. Chiusi i primi tre locali

Tavolini selvaggi, controlli a tappeto in Centro. Chiusi i primi tre locali

Nei giorni a ridosso di Ferragosto e immediatamente dopo i controlli sono andati avanti nelle zone limitrofe al Centro, anche per i venditori ambulanti abusivi.

Aumentano i controlli per i tavolini selvaggi, soprattutto quelli recidivi, ovvero per chi ha persistito nel collocarli dove non gli era consentito. Sono stati tre i locali che hanno chiuso a seguito della stretta del Comune contro gli abusi. Un ristorante di via della Palombella, un norcino di piazza del Pantheon e una pizzeria al taglio di piazza Sant’Eustacchio potranno riaprire solamente oggi dopo che avranno provveduto a sanare gli abusi.

Da Ferragosto infatti è partita la fase 2 con la chiusura dei tre locali con tavolini abusivi. «In due mesi e mezzo – spiega Monica Lucarelli, assessore comunale al Commercio – da quando sono partiti i controlli della task force, abbiamo elevato 700mila euro di multe a oltre 250 gestori di bar e ristoranti». «Non si fermano gli accertamenti verso chi si è allargato più del dovuto dopo il periodo del Covid o ha deciso di collocare tavolini, sedie e ombrelloni senza avere neppure fatto la richiesta. Certo, conosciamo le difficoltà avute dalle categorie di bar e ristoranti durante il Covid, ma adesso, con la fine dello stato di emergenza, dobbiamo tornare alla normalità, quindi entriamo in una seconda fase della nostra campagna: rispetto al passato puntiamo non solo a comminare sanzioni, ma anche a chiudere i locali recidivi, già multati»

Infatti per quanto riguarda i locali recidivi, il provvedimento prevede un fermo di 4 giorni per riaprire poi solo dopo aver sanato gli abusi. Nei giorni a ridosso di Ferragosto e immediatamente dopo i controlli sono andati avanti nelle zone limitrofe al Centro, anche per i venditori ambulanti abusivi. «Proseguiranno i controlli anche sui venditori ambulanti abusivi, che soprattutto in Centro provano a smerciare merce contraffatta» specifica l’assessore.