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Scontro all’Argentario, indagati piloti delle due barche: “atto dovuto”. Escluso uso pilota automatico

Sono due gli indagati per l’incidente marittimo avvenuto sabato 23 luglio, nelle acque fra l’Argentario e Isola del Giglio e che ha visto coinvolte una decina di persone a bordo di due unità da diporto: una barca a vela e uno yacht. Un incidente in cui è morto Andrea Coen, 59enne romano, mentre è ancora dispersa in mare Anna Claudia Cartoni romana di 60 anni. Entrambi sulla barca a vela al momento dello scontro. 

Iscritti nel registro degli indagati, come atto dovuto, i rispettivi conducenti delle imbarcazioni per i reati di omicidio colposo aggravato e danneggiamento con pericolo colposo di naufragio. Lo rende noto la procura di Grosseto. Si tratta di Per Horup, danese 58enne comandante del motoscafo e Fernando Manzo, 61 anni che si sarebbe trovato al momento dell’impatto al timone della barca a vela Vahiné.

Il pilota automatico

Sulla dinamica dell’incidente sono diverse le ipotesi al vaglio. “Non risultano, allo stato, elementi circa la possibilità di utilizzo, da parte di uno dei natanti, del pilota automatico” spiega la procura nella nota che aggiunge “al momento non risulta che nessuno dei soggetti conducenti fosse in stato di alterazione da sostanze stupefacenti o alcoliche al momento del sinistro”. 

L’iscrizione nel registro degli indagati, precisa la stessa Procura “è un atto dovuto, in considerazione della necessità di dover esperire accertamenti anche di natura irripetibile. Si rappresenta comunque che gli indagati devono ritenersi presunti innocenti fino al definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile”.

E.