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Covid, insulti e minacce via social a Mattarella durante prima ondata pandemia: perquisizioni

Il Presidente Mattarella all’Istituto Spallanzani per la vaccinazione anti Covid-19

Insulti e messaggi minatori rivolti sui social network contro il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la prima ondata dell’emergenza Covid. E’ scattato all’alba il blitz della Polizia che ha portato a perquisizioni in tutta Italia con sequestri di smartphone e dispositivi informatici. 

Secondo quanto riferito da Repubblica sono dieci gli indagati per frasi ingiuriose e messaggi minatori via social contro Mattarella nella primavera scorsa.

Nel Lazio sono stati perquisiti tre indagati: a Viterbo, a Marino e ad Aprilia, in provincia di Latina. L’indagine coordinata dalla Procura di Roma ipotizza l’offesa all’onore e al prestigio del capo dello Stato. Reato che prevede pene da uno a cinque anni di reclusione.

A finire nel mirino degli hater il mese scorso è stata anche la senatrice a vita e sopravvissuta alla Shoah, Liliana Segre. In quel caso i commenti lasciati sotto un post dopo la vaccinazione della senatrice sono costati a un pensionato sardo e a un quarantenne del viterbese una denuncia per minacce aggravate dalla discriminazione e dall’odio razziale.