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Vaccini Lazio, ultime notizie: prosegue la campagna per gli over 80. Prenotazione over 75 “entro fine mese”

Manca però il piano per le persone con disabilità. Fish: "Sanità laziale non ha ancora reso note le modalità e tempistiche"

È partita ieri senza intoppi la vaccinazione per gli over 80 nel Lazio, prima regione ad entrare nella cosiddetta fase due della campagna vaccinale. “Un segnale di speranza – ha commentato il presidente Nicola Zingaretti – il Covid ha colpito l’Italia, l’Europa e il mondo, ma con il vaccino ne usciremo”. Mentre proseguono le somministrazioni ai circa 470mila ultraottantenni in regione, che si spera di immunizzare in sessanta giorni, dalla Pisana fanno sapere che “entro il mese di febbraio inizieranno le prenotazioni per le vaccinazioni per gli over 75“. Molto, però, dipenderà dalle consegne di Pfizer e Moderna e dalla disponibilità delle dosi.

AstraZeneca slitta a fine mese

Slitta invece a fine mese la somministrazione delle dosi di AstraZeneca per gli under 55. Si procederà per fasce d’età, dal 1966 in poi, “coinvolgendo i medici di medicina generale e dando priorità alle figure che verranno definite a livello ministeriale”. Ma, oltre alla scarsità delle dosi, nel Lazio solo pochi medici di base (circa un terzo) hanno dato disponibilità a inoculare il vaccino. Per questo l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, ha rivolto loro un appello affinché aderiscano al bando.

Portatori di handicap, manca il piano

Manca inoltre la programmazione del piano vaccinale per i soggetti portatori di handicap, inseriti tra le categorie prioritarie. “La Sanità laziale – ha comunicato la Federazione italiana per il superamento dell’handicap – non ha ancora reso note le modalità e le tempistiche con cui i vaccini verranno somministrati alle persone con disabilità, non necessariamente correlata all’età”.

Mancano gli infermieri

Ma quando partirà una vera e propria vaccinazione di massa, ci aspetterà un altro problema: la mancanza degli infermieri. “Ne servono circa 3.000 mila in più” – fanno sapere dal sindacato di categoria NurSind, molti dei quali in attesa di prendere servizio, “ma a condizioni migliori”.