Home NOTIZIE CRONACA Movida sorvegliata speciale dal centro ad Ostia: chiuse piazze e locali

Movida sorvegliata speciale dal centro ad Ostia: chiuse piazze e locali

Controlli nelle aree della movida dal centro al litorale. Nelle serate di questo fine settimana la Polizia Locale di Roma Capitale è stata impegnata in circa 1.700 verifiche.
Per contrastare gli assembramenti gli agenti hanno dovuto chiudere le principali piazze della movida, in particolare nelle zone di Trastevere, San Lorenzo e Rione Monti. Nei luoghi maggiormente interessati dai fenomeni molesti, come la Scalea del Tamburino, i presidi sono proseguiti fino all’alba di domenica.
Più di 60 i verbali ad esercenti e clienti per la somministrazione, vendita e consumo di alcol fuori dall’orario consentito. A questi si aggiungono 21 violazioni accertate presso attività commerciali e locali pubblici. Occupazioni di suolo pubblico abusive o difformi, alimenti privi di regolare etichettatura ed emissioni sonore moleste sono alcuni degli illeciti riscontrati.
L’attività di controllo ha riguardato anche la sicurezza stradale,  con oltre 200 multe per comportamenti irregolari o pericolosi. 92 i veicoli in sosta rimossi.

A San Lorenzo 4 locali chiusi in 2 settimane

Nelle ultime due settimane, i Carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante hanno eseguito costanti controlli nella zona di San Lorenzo, con un dispositivo, presente quasi quotidianamente, di circa 16 militari.

Complessivamente sono state identificate 426 persone, di cui 28 sanzionate per il mancato distanziamento. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 24: 4 chiusi per il mancato rispetto delle norme anti Covid. In alcuni dei locali controllati, molti di questi sono negozi di vicinato, i Carabinieri hanno constatato la presenza all’interno fino a 10 clienti, tutti identificati e sanzionati.

Al Mandrione in pista da ballo senza mascherine

La Polizia di Stato ha chiuso un’associazione culturale in via del Mandrione per inottemperanza ai protocolli Covid. Nel locale di circa 400 metri quadri sono state trovate a ballare 80 persone assembrate, senza mascherina e senza rispettare la distanza di 2 metri prevista dal protocollo. Inoltre non era stato designato nessun addetto alla sorveglianza che facesse rispettare il distanziamento. Dagli accertamenti è emerso inoltre che l’attività operava abusivamente consentendo l’accesso al locale indistintamente a tutti e non ai soli soci.