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Lazio, AstraZeneca: al via la campagna vaccinale. D’Amato: “Estendere la somministrazione fino ai 65 anni”

Via libera dell'Aifa per l'inoculazione anche agli anziani "senza fattori di rischio"

Mentre procede spedita la campagna nel Lazio per gli over 80, vaccinati con il farmaco di Pfizer e Moderna, è iniziata oggi la somministrazione di AstraZeneca, nel nuovo centro all’aeroporto di Fiumicino, per i medici liberi professionisti nati nel 1966.

Alessio D’Amato: “Serve chiarezza”

L’Agenzia italiana del farmaco, infatti, ha riservato il vaccino anglo-svedese alle fasce d’età comprese tra i 18 e i 55 anni per motivi di efficacia e sicurezza. Una limitazione che non piace all’assessore alla Sanità, Alessio d’Amato, che da giorni chiede al governo di estendere tale fascia fino a 65 anni. Richieste parzialmente accolte anche dall’Aifa che, dopo l’ok dell’Organizzazione mondiale sanità, ha aperto alla possibilità di somministrare il siero anche “ai soggetti più anziani senza fattori di rischio“.

Intanto lunedì, 15 febbraio, è previsto l’avvio della campagna vaccinale con questo terzo vaccino per il range anagrafico tra i 55 e 18 anni, dai nati nel ’66 a scendere senza distinzioni fra professioni, ma le nuove indicazioni dell’Oms e dell’Aifa potrebbero stravolgere nuovamente il piano. “Troppa confusione – spiega D’Amato – serve chiarezza”.

AstraZeneca, mancano i medici di base

Tutto, però, dipenderà da due fattori: la puntualità dell’arrivo delle dosi di AstraZeneca e la disponibilità dei medici di base alla somministrazione del vaccino negli studi medici. In regione solo un terzo del totale (circa 1400 su oltre 4.216) ha risposto all’appello. Senza i camici bianchi di famiglia la campagna non potrà decollare.

Pfizer e Moderna, il nuovo piano

Parallelamente nelle Asl prosegue la somministrazione di Pfizer e Moderna. Secondo il nuovo piano aggiornato dal ministero della Salute, dopo gli ultraottantenni si procederà in sei tappe: prima le persone “estremamente vulnerabili“. Poi toccherà alle persone dai 79 anni in giù. In attesa, ovviamente, di nuove indicazioni.