Bloccato ancora una volta il Grande raccordo anulare a causa di un blitz degli attivisti per l’ambiente di Ultima Generazione. Questa volta erano circa una decina a sedersi sulla carreggiata esterna del Gra all’altezza dell’uscita 1. Alle 8:25 gli attivisti hanno incrociato le gambe sull’asfalto e hanno mostrato degli striscioni con scritto “NO GAS NO CARBONE”. Nel frattempo una delle persone presenti ha imbrattato il manto stradale con una bomboletta spray e parte della galleria a pochi metri dal blocco, riportando quanto scritto sugli striscioni.
“È necessario un patto intergenerazionale fra tutte e tutti per fare passare un messaggio
chiaro sull’esigenza di un azione inclusiva e trasversale per risolvere la crisi sociale ed ecologica in atto”. Così ha dichiarato sul posto Claudio, 56 anni, ingegnere energetico e docente.
Questa volta la protesta è durata molto poco. Alle 8:50 c’è stato l’intervento immediato della polizia che ha preso di peso e spostato chi stava protestando e allo stesso tempo stava creando disagi bloccando il traffico. Subito è stato ripristinato il flusso regolare del traffico.
Le richieste del movimento sono chiare e precise:
- interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale;
- procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20 GW nell’anno corrente, e creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile, aiutando gli operai dell’industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili.