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Sciopero trasporti a Roma giovedì 11 aprile: stop a metro, bus, Cotral e Roma TPL

Sciopero dei treni Roma, regionali a rischio oggi lunedì 12 febbraio per otto ore
immagine di repertorio da sito web Usb

Giovedì 11 aprile sarà caratterizzato da uno sciopero dei mezzi pubblici a Roma, proclamato dai sindacati nazionali Cgil e Uil. Le reti coinvolte includono Atac, RomaTpl, Cotral, Fs e Ati Autoservizi Troiani/Sap. I disagi inizieranno con lo sciopero dei lavoratori Fs dalle 9 alle 13, seguito da Cotral dalle 13 alle 17 e da Atac, RomaTpl e Ati Autoservizi Troiani/Sap dalle 20 alle 24. Le richieste sindacali includono garanzie sulla sicurezza sul lavoro, riforma fiscale e un nuovo modello sociale e d’impresa.

Disagi previsti per lo sciopero dei mezzi pubblici a Roma

L’agitazione sindacale porterà a significativi disagi per i pendolari e i viaggiatori che dipendono da questi servizi per i loro spostamenti quotidiani.

I lavoratori Fs incroceranno le braccia dalle 9 alle 13, con possibili cancellazioni o variazioni dei treni. I servizi ferroviari potrebbero essere soggetti a interruzioni anche prima e dopo l’orario dello sciopero.

Allo stesso modo, i lavoratori di Cotral si fermeranno dalle 13 alle 17, mettendo a rischio i servizi relativi ai bus regionali e alle ferrovie Roma-Lido (Metromare) e Roma-Nord.

Impatto sui servizi di trasporto locale: Atac, RomaTpl e Ati Autoservizi Troiani/Sap Coinvolti

Atac, RomaTpl e Ati Autoservizi Troiani/Sap aderiranno allo sciopero tra le 20 e le 24, con possibili interruzioni dei servizi di trasporto locale durante questo periodo.

Nelle stazioni metroferroviarie aperte, non sarà garantito il funzionamento di scale mobili, ascensori e montascale.

Tuttavia, i parcheggi di scambio rimarranno aperti e il servizio delle biglietterie online sarà regolare.

Richieste sindacali e motivi dello stop

Lo slogan della manifestazione, “Adesso basta”, riflette le richieste sindacali, che includono garanzie sulla salute e sicurezza sul lavoro, una riforma fiscale equa e un nuovo modello sociale e d’impresa.

I lavoratori chiedono l’eliminazione delle leggi che hanno contribuito alla precarietà del lavoro, oltre a una maggiore equità economica e fiscale per tutte le categorie di contribuenti.