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Sicurezza e manutenzione stradale: quanto sono collegate? Stefano Guarnieri a Non solo Roma

Sicurezza al volante, quanto incide la manutenzione stradale? La voragine al Quadraro riaccende la polemica

Ospite in collegamento Stefano Guarnieri, Esperto di sicurezza stradale e fondatore “Associazione Lorenzo Guarnieri”

Tutto sarebbe successo intorno all’1 di notte di giovedì 27 marzo: una voragine larga e profonda almeno 10 metri si è aperta in zona Quadraro, a Roma. Due le auto precipitate nel sottosuolo, letteralmente inghiottite nella voragine. I vigili urbani, immediatamente intervenuti sul posto, hanno transennato e chiuso al traffico tutta la zona.

Fortunatamente nessuno è rimasto ferito durante il crollo, ma rimane la paura dei residenti. Il Quadraro, infatti, non è nuovo a fenomeni del genere per via della complessa rete di cavità sotterranee che caratterizza anche altre zone della Capitale.

Capitale che rimane maglia nera non solo per gli incidenti stradali, ma anche per le morti dei pedoni. Colpa della velocità? Della distrazione? Della noncuranza delle regole? Siamo sicuri che anche la scarsa manutenzione delle strade sia un fattore da non sottovalutare?

E in questo scenario cruciale è anche il nuovo Codice della Strada, da molti considerato “Il Codice della Strage”.

“Bene per alcuni aspetti, come l’inasprimento delle pene per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto degli stupefacenti, – ha sottolineato Stefano Guarnieri – ma ci sono punti che andrebbero migliorati. Primo da fra tutti i controlli, vanno intensificati. A perdere la vita in strada sono soprattutto i giovani, vite spezzate per la scarsa attenzione in strada. Il Governo dovrebbe investire di più su molti fronti, cominciare a pensare alle zone 30 in più punti delle nostre città”.

Sul nuovo codice della strada si è espresso anche il Sindaco Roberto Gualtieri: “È una vergogna“.

Ma cosa stabilisce effettivamente il Nuovo Codice? Uno dei temi più spinosi, riguarda gli autovelox. L’Italia si distingue come il primo Paese in Europa per il numero di autovelox, con una media di 23 ogni 1.000 km di strada. Un decreto dedicato, incluso nella riforma del Codice della strada, stabilirà nuove regole per il loro posizionamento: saranno attivi solo dove il limite di velocità consentito è inferiore di al massimo 20 km/h rispetto a quanto stabilito dal Codice per quel tipo di strada. Ad esempio, sulle strade extraurbane principali con un limite di 110 km/h, non sarà permesso posizionare un autovelox dove il limite è inferiore a 90 km/h.