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Fosse Ardeatine, Sangiuliano e omologa tedesca a Roma per gli 80 anni dell’eccidio

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Domenica 24 marzo, alle 9.30, a Roma, il Mausoleo delle Fosse Ardeatine ospiterà il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e la ministra di Stato per la Cultura e i Media del Governo federale della Germania, Claudia Roth. In occasione dell’80esimo anniversario della strage delle Fosse Ardeatine, depositeranno una corona di fiori ai piedi della lapide commemorativa dell’eccidio.

Sangiuliano, visita al Portico D’Ottavia

Successivamente, si recheranno al Portico D’Ottavia per deplorare una corona di fiori in memoria delle vittime del rastrellamento del 16 ottobre 1943. Insieme al presidente della Comunità ebraica di Roma, Victor Fadlun, visiteranno il Museo ebraico e la Sinagoga di Roma.

Alle 21, nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, e la ministra di Stato Roth assisteranno al concerto dell’Orchestra Giovanile ‘Luigi Cherubini’ di Ravenna e strumentisti della banda dell’Arma dei Carabinieri, diretti dal maestro Riccardo Muti.

Sui social, il presidente della Regione Rocca Francesco Rocca ha dichiarato in merito all’ottantesimo anniversario dell’eccidio delle fosse Ardeatine: “L’eccidio delle Fosse Ardeatine, a distanza di 80 anni, rappresenta ancora una ferita per l’Italia e per Roma. Un dovere morale partecipare alle celebrazioni ufficiali al Mausoleo e al Tempio Maggiore, con le massime cariche istituzionali dello Stato, per onorare le storie di vittime innocenti cadute in nome di ideali oggi cristallizzati nella nostra Carta costituzionale”.

A margine della commemorazione a cui ha presenziato anche il presidente Sergio Mattarella, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha dichiarato: “Quest’anno è stata una cerimonia particolarmente toccante, intensa, è l’80esimo anniversario. L’eccidio delle Fosse Ardeatine fu la più grande strage urbana della Seconda Guerra Mondiale, realizzata con lucida follia e crudeltà dal nazismo, col supporto del fascismo; furono uccisi italiani, ebrei, antifascisti, resistenti, per terrorizzare la città di Roma, per intimidire la resistenza. Fu un crimine contro l’umanità drammatico e abbiamo il dovere di ricordarlo, di onorare la memoria di quelle persone, di quei volti che abbiamo visto scorrere. C’è tutta Italia, ci sono persone di ogni età, di ogni estrazione sociale, tante persone romane, tante che erano nate in altre città, c’è veramente uno spaccato dell’Italia”.