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“Un popolo in movimento”. Conferenza nazionale sulla mobilità e la sicurezza in bici (VIDEO)

La conferenza nazionale sulla mobilità e la sicurezza in bici: un'occasione per parlare di sicurezza, sostenibilità, sport, urbanistica e molto altro

17.000 incidenti con la bicicletta e 10.000 con ciclomotori. Numeri importanti che lasciano spazio a riflessioni su vari aspetti: sicurezza del mezzo, sostenibilità, sport, urbanistica e molto altro. “Un popolo in movimento“, la conferenza nazionale sulla mobilità e la sicurezza in bici, organizzata da ACSI in collaborazione con Formula Bici nella giornata del 20 marzo nella sala d’onore del Coni, è servita proprio a evidenziare i numerosi vantaggi della mobilità in bicicletta ma, allo stesso tempo, pensare a come garantirne un utilizzo sicuro nelle aree urbane e non solo.

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Roberto Sgalla, presidente Formula Bici Foto di Roberto Di Tondo

«La strada, come dice il Codice della strada, è un bene che possono usare tutti: i pedoni, gli animali e i veicoli – ha detto ai microfoni di Radio Roma Roberto Sgalla, presidente Formula Bici -. Quindi deve avere la possibilità di essere utilizzata da tutti in maniera corretta, rispettando ognuno le regole. Le regola principali sono la tolleranza, il rispetto reciproco, il senso civico, la volontà di utilizzare un bene che è di tutti, ma di utilizzarlo nel modo appropriato.»

Le due ruote, visti i numeri, spesso possono diventare oggetto di un’emergenza più che un’opportunità. Tra sport e mobilità, infatti, la vera sfida ora è occuparsi della ciclabilità anche perché, come dice il presidente nazionale ACSI, Antonino Viti, la bici è un mezzo di trasporto democratico.

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Antonino Viti, presidente Nazionale
Foto di Roberto Di Tondo

« La bicicletta è un dispositivo democratico perché è più o meno alla portata di tutti – afferma Antonino Viti, presidente Nazionale ACSI -. Dà la libertà, fa vedere l’ambiente, non ha immissioni inquinanti. La bicicletta è un mezzo ideale per muoversi, per vedere il paesaggio italiano che è un paesaggio stupendo e fa star bene con se stessi. Inoltre fa stare all’aria aperta. Durante la pandemia le bici potevano uscire e questo ha già un significato importante. Da dopo la pandemia, il mondo della bici è cresciuto: sono cresciute le vendite delle bici, sono cresciuti i ciclisti, c’è tanta gente che si muove in mobilità.»

“Un popolo in movimento”. L’importanza dell’attività sportiva

Ora più che mai, con l’inserimento dell’attività sportiva nell’art. 33 della Costituzione, promuovere lo sport è fondamentale e significa educare i giovani, e non, ai valori che trasmette.

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Annalisa Minetti, Atleta Paralimpica e Responsabile Nazionale ACSI Pluridisabilità
Foto di Roberto Di Tondo

«L’attività motoria è fondamentale soprattutto in età evolutiva. Per quanto è fondamentale, dovrebbe essere forse una delle materie principali a scuola, cosa che noi in Italia ancora non abbiamo compreso – ha detto Annalisa Minetti, Atleta Paralimpica e Responsabile Nazionale ACSI Pluridisabilità -. Questo perché il linguaggio motorio è il primo linguaggio che noi assumiamo dopo la curiosità di assaggiare. La prima cosa che fanno i bambini è muoversi e poi parlano. Quindi è necessario che noi andiamo a rivalutare l’importanza dello sport come linguaggio e come strumento riabilitativo perché molte persone attraverso lo sport ritrovano se stessi, ritrovano il proprio potenziale, scoprono un potenziale nuovo ma soprattutto danno la possibilità ai ragazzi, soprattutto in età evolutiva, di conoscersi e conoscere le proprie abilità, scoprire speciali abilità e uniforma per assurdo la società. Quindi non ci divide in categorie, ma ci rende tutti uguali nello stesso campo.»