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8 marzo, mimose e fiori di colore viola: la tendenza 2024 per la Festa della donna

8 marzo, mimose e fiori di colore viola: la tendenza 2024 per la Festa della donna
immagine di repertorio

Fiori viola insieme alle classiche mimose per l’8 marzo. Novità per la Festa della donna 2024. Quest’anno la nuova tendenza è di unire al bouquet da donare altri fiori, in particolare quelli di colore viola, come anemoni, ranuncoli, gerbere o violeciocca.

8 marzo, quattro italiani su 10 regalano fiori e mimose

I mazzetti di mimosa restano ancora in testa ai regali più gettonati per l’8 marzo. Secondo una rilevazione on line della Coldiretti in occasione del tradizionale appuntamento della Festa della donna saranno oltre quattro italiani su 10 (44%) a regalare una mimosa o un fiore l’8 marzo.

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La tendenza 2024 per la Festa della donna: abbinare fiori viola

Tra quanti scelgono un omaggio floreale, aumenta quest’anno la percentuale di coloro che si indirizzano verso altri tipi di fiori, anche se la mimosa resta ancora la preferita. Per i più golosi dolci e cioccolatini che quest’anno verranno donati dal 14 per cento degli italiani. Importante anche il dato di chi sceglie di non regalare nulla che sarà il 42 per cento secondo l’indagine Coldiretti.

15 milioni di mazzetti

Complessivamente sono circa 1,5 milioni di chili le mimose, l’equivalente di 15 milioni di mazzetti da 100 grammi l’uno, che saranno destinate in Italia al mercato interno in occasione della festa secondo una stima della Coldiretti, pari a oltre la metà della produzione italiana nella quale gioca un ruolo importante anche l’export.

I prezzi

I ramoscelli di mimosa di origine nazionale vengono soprattutto della provincia di Imperia, in Liguria, dove si realizza oltre il 90% della produzione italiana. I prezzi vanno dai 5 ai 10 euro per i rametti più piccoli, per salire fino ai 20 euro e oltre per i mazzi più grandi o per le piante in vaso.

La fioritura anticipata

“Quest’anno – sottolinea la Coldiretti – la produzione della mimosa è stata fortemente condizionata da un inverno bollente con temperature elevate che hanno determinato la fioritura già nella prima metà gennaio con due mesi di anticipo rispetto al tradizionale appuntamento dell’8 marzo”.

Ma anche l’ultima ondata di maltempo ha causato problemi alle piante tardive, con la perdita di parte del prodotto, anche se complessivamente la produzione è stata su livelli soddisfacenti. Ai problemi causati dal clima si sono aggiunti peraltro quelli legati all’esplosione dei costi di produzione a partire dall’utilizzo dei frigoriferi per salvare il prodotto che ha pesato sui bilanci delle aziende.