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Un progetto educativo per contrastare la (mala)movida a Trastevere: Gianfranco Caldarelli a Non solo Roma

Trastevere, continua la movida senza regole. Nuova stretta del Campidoglio: multa a chi beve in strada dopo le 22

Ospite in collegamento Gianfranco Caldarelli, presidente ass. di quartiere “Trastevere Attiva”

Nuovo, ennesimo, weekend problematico sul fronte (mala)movida nella Capitale. Nei locali e nelle zone più in voga, da Trastevere a Ponte Milvio, pare continuino ad imperversare gli stessi problema: schiamazzi, urla, musica ad alto volume e fiumi di alcol che spesso fanno scattare qualche rissa.

In più, troppi i divieti ignorati: dalle ore 22 scatta l’ordinanza con la quale il Comune interrompe l’asporto di alcolici, ma sono molti i bar e pub che non la osservano. E così, soprattutto i più giovani, continuano a comprare birre, cocktail e superalcolici da consumare per strada, nei vicoli e nelle piazze.

Vedi anche: Stretta sulla movida romana

I presìdi delle forze dell’ordine  sono sensibilmente aumentati da sabato sera: due pattuglie a San Calistoquattro a San Cosimato e altre quattro in piazza Trilussa sorvegliano i luoghi per evitare che la situazione degeneri, ma possono solo assistere al passeggio dei ragazzi col bicchiere di plastica in mano.

Santa Maria in Trastevere poi, uno dei luoghi simbolo della movida romana, pare proprio che delll’ordinanza del Campidoglio nessuno si curi.

Intanto, mentre il Campidoglio e conseguentemente le forze dell’ordine cercano di far rispettare le regole, c’è chi punta ad interventi di tipo educativo: l’associazione di quartiere Trastevere Attiva ha iniziato ormai da tempo un progetto che coinvolge le scuole della Capitale: “Bevo anche no“.

“L’abuso di alcol tra i minori si è insinuato pericolosamente nelle fragilità dei giovanissimi. – ha spiegato Gianfranco Caldarelli – Le statistiche riportano dati allarmanti. Certamente non possiamo fare miracoli, ma daremo un nostro piccolo contributo per arginare questo pericoloso atteggiamento. Il progetto si realizza in tre step: realizzazione di video clip in cui gli studenti di 11-14 anni sono protagonisti e che sono diffusi sui social; incontri con le famiglie e diffusione di una campagna di sensibilizzazione contro la vendita illegale di alcol tra i commercianti”.