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Disordini Cpr Ponte Galeria, muri abbattuti e cabine telefoniche usate come arieti – VIDEO

Disordini Cpr Ponte Galeria, muri abbattuti e cabine telefoniche usate come arieti - VIDEO
immagini dei disordini nel Cpr di Ponte Galeria a Roma

Stanze devastate, cabine telefoniche usate come arieti, pareti abbattute, materassi in fiamme e un’auto della polizia distrutta. E’ solo una parte del bilancio dei danni registrati nel Cpr di Ponte Galeria a Roma dove ieri si è scatenata una rivolta.

I disordini sono iniziati la mattina nel reparto maschile. Una protesta partita dopo la notizia della tragedia avvenuta all’alba, quando un ragazzo di 22 anni originario della Guinea è stato trovato morto suicida.

Disordini Cpr Ponte Galeria, stanze devastate e cabine usate come arieti

In tutto sono 14 le persone arrestate dalla Polizia di Stato e Carabinieri al termine dei disordini nel Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Ponte Galeria. Sono ritenute responsabili di responsabili dei danneggiamenti e dei lanci di oggetti avvenuti durante la rivolta. Dovranno rispondere a vario titolo ed in concorso fra loro di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento e incendio doloso.

Sono ospiti di nazionalità marocchina, pakistana, guineana, cubana, cilena, senegalese, tunisina, nigeriana e gambiana: 6 dei quali provenienti dal Cpr di Trapani. Stesso Centro da cui arrivava il 22enne che si è tolto la vita.

Dalla sassaiola alle fiamme: le fasi della rivolta

La protesta è iniziata alle 9.30 circa, con gli ospiti del reparto maschile, che hanno iniziato a dare fuoco ai materassi ed a lanciare vari oggetti contro le forze dell’ordine che sono intervenuti riuscendo a riportare la calma.

Secondo la ricostruzione della Questura di Roma, poche ore dopo intorno alle 13 alcuni ospiti hanno tentato dapprima di forzare uno sbarramento e poi hanno iniziato a lanciare oggetti contundenti verso gli agenti.

Dopo circa un’ora intorno alle 14 dopo aver forzato una porta di sicurezza, sono riusciti ad accedere in una zona dove erano parcheggiate le auto della Polizia di Stato ed hanno cercato di incendiarne una.

Intanto altri migranti, forzando varie porte, sono riusciti ad entrare in una stanza in uso al personale dell’Arma dei Carabinieri lì in servizio, rubando alcuni effetti personali e danneggiando il locale.

Lacrimogeni e sbarramenti

Durante le concitate operazioni di ordine pubblico, le forze dell’ordine hanno usato alcuni lacrimogeni e attuato uno sbarramento con il personale del reparto Mobile per impedire la fuga di alcuni ospiti.

Solo poco prima delle 22, il personale è riuscito ad accedere all’intera struttura, a riportare gli ospiti nei loro settori e sequestrare tutto il materiale usato per aggredire i poliziotti ed i carabinieri.

Tre feriti, due carabinieri e un caporalmaggiore dell’esercito

Sono tre e non due come riferito in precedenza, le persone ferite tra le forze dell’ordine. Due carabinieri, a causa di alcuni traumi hanno avuto 5 e 7 giorni di prognosi, mentre un caporalmaggiore dell’esercito ha riportato la rottura del tendine di un braccio ed è stato refertato con 30 giorni di prognosi.

La conta dei danni

Da una prima stima dei danni, riferisce la Questura, risultano abbattuti almeno 2 muri di separazione tra i settori, per i cui danneggiamenti sono state usate come arieti le cabine telefoniche.

Sono state distrutte le serrature di altre porte di sicurezza, oscurate e distrutte 8 telecamere di videosorveglianza, devastata la stanza usata dai carabinieri, distrutta e parzialmente incendiata un’auto della Polizia di Stato, oltre ad altri mobili e materassi.